I piloti seguono Domenicali: "Massimo due PL sono più che sufficienti".

Se la decisione spettasse a George Russell della Mercedes, le sessioni di prove libere non sarebbero rimosse del tutto: "Penso che ovviamente più prove si fanno, più si è veloci e più si è a proprio agio con la macchina. Non credo sia giusto che la Formula 1 abbia il triplo delle prove rispetto alle categorie F3 e F2. Dovrebbero essere loro a fare più pratica, anche perché fanno meno gare ma non hanno la possibilità di fare prove così spesso. Nemmeno una prova sarebbe troppo poco. Inizialmente non ero favorevole alle gare sprint. Mi piacciono molto le gare sprint e avere azione il venerdì credo sia fondamentale per tutti noi e anche per il fattore intrattenimento", ha detto Russell.

"È bene parlare del format"

Pierre Gasly della Alpine fa eco alle parole di Russell: "Sicuramente tre non sono necessarie dal punto di vista della guida. È sempre bello. Si può lavorare sui dettagli dell'auto e cercare di trovare il giusto equilibrio per il weekend. In generale, credo che una, due al massimo siano più che sufficienti per noi. Sono d'accordo. Nelle gare sprint abbiamo avuto riscontri diversi. Penso che ci siano molte discussioni su cosa esplorare e su come aumentare il divertimento e la competizione. Penso che sia positivo mettere sempre in discussione quello che stiamo facendo e valutare come migliorare il format e l'intero weekend in generale".

Nyck de Vries (AlphaTauri) e Logan Sargeant (Williams) sono d'accordo con i loro colleghi: il numero di sessioni di prove libere potrebbe essere ridotto. Nico Hulkenberg, della Haas, è in minoranza. "Ripensando a quanto detto da George sulle serie junior, all'epoca mi piaceva molto. Avere solo 30 minuti come in F2 e poi essere buttato in qualifica. Credo che sia una questione di preferenze e opinioni personali. Potremmo discuterne a lungo".