La fiducia di Ricciardo vacilla dopo il fallimento dell'avventura in McLaren

'Mi sono reso conto di non essere il pilota perfetto'

È stato un passaggio da cui ci si aspettava molto: Ricciardo dalla Renault alla McLaren. Due anni dopo, è emerso che le cose sono andate un po' diversamente. L'otto volte vincitore di gare è stato battuto dal compagno di squadra Lando Norris per due stagioni di fila. Lui stesso racconta a Speedcafe.com che non è riuscito a ottenere il massimo dalla macchina: "Per molti anni ho creduto di essere il migliore al mondo, quindi qualunque fosse la situazione, ero in grado di superarla. E ovviamente con la McLaren è stato difficile per me farlo. Quindi sì, ero consapevole di non essere un pilota perfetto, di avere dei punti deboli, quindi mi terrò sempre qualcosa dentro".

Nonostante la vittoria, "il Tasso del Miele" non è stato all'altezza delle aspettative. Questo ha fatto sì che la sua autostima venisse danneggiata: "E ora, tornando alla Red Bull, mi sono sentito un po'... probabilmente la mia fiducia non era più quella di una volta. Anche io ero un po' timoroso quando sono entrato nel simulatore, cercando di minimizzare l'andamento della gara. Ma con il passare della giornata, più mi sentivo a mio agio e più mi sembrava di essere tornato a casa con un'auto con cui mi sentivo onestamente a mio agio". L'australiano è il pilota di riserva della Red Bull Racing almeno fino alla fine di questa stagione. Dopo di che, guarderà avanti per un eventuale ritorno sulla griglia di partenza.