Vettel non si aspetta una F1 elettrica a breve
La Formula 1 punta ad essere neutrale dal punto di vista climatico a partire dal 2026. A tal fine, verranno utilizzati carburanti sintetici e non motori elettrici. Secondo l'ex pilota Sebastian Vettel, non è possibile correre con motori elettrici in Formula 1 per diversi motivi.
La Formula 1 sta spingendo per diventare neutrale dal punto di vista climatico, quindi, tra le altre cose, oltre ai nuovi motori del 2026, ma anche il nuovo formato delle qualifiche testato in Ungheria dovrebbe essere più sostenibile. È risaputo che Vettel ritiene importante agire contro il cambiamento climatico; ad esempio, in occasione del Gran Premio di Miami del 2022, il tedesco ha indossato una maglietta con la scritta "Miami 2060, il primo Gran Premio sott'acqua".
Vettel non crede che la F1 diventerà elettrica in tempi brevi
Vettel, come la F1, non vede (ancora) i motori elettrici come una soluzione per diventare neutrali dal punto di vista climatico. "La F1 è sempre stata all'avanguardia della tecnologia. La questione attuale è quanto sia rilevante per le auto da strada la tecnologia attuale, molto complessa e impressionante. Si potrebbe fare di più su questo punto. I propulsori elettrici non sono adatti alla F1 nel prossimo futuro", esordisce il tedesco a The Red Bulletin.
Vettel fornisce tre motivi per cui ciò non è fattibile. "Le gare durano troppo a lungo e la potenza richiesta è troppo elevata. Il peso gioca sempre un ruolo importante in F1, un altro motivo per cui la guida elettrica non è praticabile. I carburanti sintetici sono quindi indispensabili nel breve periodo. È positivo che ciò avvenga a partire dal 2026, ma sarebbe meglio farlo ora".
Vettel evidenzia altre aree di preoccupazione
L'ex pilota della Red Bull Racing contribuisce a ricordare alla F1 che le emissioni di CO2 possono essere ridotte in più settori rispetto ai soli motori di F1. "È ancora più importante tenere sotto controllo le emissioni complessive: come arrivano i team in pista? Ovviamente sarebbe fantastico se tutti venissero in bicicletta. Ci vorrebbe molto di più per avere un calendario corretto [in termini di regionalizzazione]. Volare in tutto il mondo e poi volare in Europa per qualche giorno non ha senso e non è divertente. Come fanno i fan a raggiungere la pista? Cosa si consuma lì?".