Hamilton svela: "A febbraio già sapevamo che non avremmo vinto il titolo".
Lewis Hamilton non ha nascosto di aver chiuso con la W14 della Mercedes, con la quale dice di aver vissuto uno dei peggiori weekend della sua carriera in Brasile. Tuttavia, allo stesso tempo, il 38enne britannico è "grato" per l'esperienza, che ritiene possa rafforzare la sua squadra.
Alla domanda se il Gran Premio del Brasile, in cui Hamilton si è classificato ottavo e George Russell si è ritirato, sia stato una sorta di "campanello d'allarme" per la sua squadra, ha risposto: "Non so se avessero bisogno di un promemoria di quanto lavoro c'è da fare, ma è sempre bene continuare. Ci sono sempre cose positive da trarre da un weekend difficile come questo. Quando si subiscono questi tipi di calci, si mettono le cose in prospettiva".
Ha poi proseguito: "L'anno scorso abbiamo ottenuto quella vittoria e, sebbene sia stata una grande soddisfazione per la squadra, forse ci ha fatto pensare che saremmo stati meglio l'anno successivo. In realtà sono grato dell'esperienza, perché i ragazzi sanno che non siamo ancora così vicini come vorremmo. Questo significa che dobbiamo lavorare di più e che dobbiamo fare un lavoro migliore. Ma nessuno nella squadra si fa illusioni. Quindi ci rendiamo conto che abbiamo una montagna ripida da scalare".
Hamilton spera in scelte migliori nel 2024
Hamilton spera che la squadra guidata da Toto Wolff faccia le scelte giuste in vista della stagione di Formula 1 2024, a differenza di quanto accaduto un anno prima. "Quando ho guidato la macchina per la prima volta a febbraio, ho capito subito che non era un'auto da campionato. Mi è sembrata identica a quella dell'anno precedente, quindi questo mi ha preoccupato", ha dichiarato l'attuale numero tre del campionato di F1.
Tuttavia, guarda con soddisfazione alla stagione 2023, in cui ha visto la sua squadra fare passi da gigante. "Penso di essere stato molto, molto costante, in generale, a parte una gara probabilmente, quest'anno. In generale è stato un altro anno positivo e costante per me, ma ci sono molte aree in cui posso continuare a migliorare. Ma quando saliamo sul podio ad Austin e in Messico, è merito delle persone fantastiche con cui lavoro, che non si arrendono durante l'anno e continuano a spingere".