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i piloti parlano delle loro superstizioni nello sport, hamilton e stroller

Hamilton "incolpa" la madre: "Mi ha fatto restringere le mutande!".

16 giugno A 10:02
Ultimo aggiornamento 16 giugno A 10:50

    Perché la Red Bull Racing ha così tanto successo? Potrebbe essere grazie a Christian Horner. Il team principal una volta ha rivelato di avere un bagno fortunato in ogni circuito: se continua ad andarci durante il weekend del Gran Premio, allora la sua squadra ha successo. Sicuramente ci sono molti critici che credono che il successo della Red Bull sia dovuto ad altre ragioni oltre a quella di avere un vaso fortunato. Probabilmente la attribuiscono alla superstizione, che tra l'altro riguarda più persone del solo Horner in questo sport.

    Al giorno d'oggi Lewis Hamilton non ha rituali; negli anni della giovinezza era diverso. "Ma sicuramente fino a circa 18, 19 anni lo facevo. Avevo un gomitolo portafortuna. In qualche modo, lo mettevo nella tuta, come Sanka metteva l'uovo fortunato in Cool Runnings. E non so come, ma è sparito durante una corsa. E poi anche le mutande portafortuna. Mia madre le ha ristrette in lavatrice", ride il sette volte campione del mondo, che poi fa riferimento ai giocatori di tennis.

    "Quando fanno rimbalzare la palla più volte, oppure quando salgono in macchina da un lato o mettono prima il calzino destro. Insomma, la sequenza che si segue normalmente. E io ho sbagliato una delle sequenze e mi sono schiantato. È successo come in una gara in Germania quando ero in Formula 3 e ho pensato: "Dopo quella volta, niente più superstizioni".

    Anche Stroll aveva la sua ossessione

    AncheLance Stroll ne ha sofferto nei suoi primi anni di vita: "Ai tempi del karting, lavavo religiosamente la mia biancheria intima ogni sera e mi assicuravo che venisse lavata. E se ero davvero disperato, a volte non la mettevo in lavatrice! Ma no, dopo molti anni queste cose svaniscono. E sì, credo che diventino un po' noiose. E la biancheria intima è diventata un po' piccola con il passare degli anni, quindi ho dovuto rinunciarvi!".