Magnussen ha rischiato di finire in Red Bull: "Avrei dovuto".
F1 News
Kevin Magnussen si sta preparando per la 24 Ore di Daytona, la leggendaria gara della serie IMSA che si svolge negli Stati Uniti. Dopo aver guidato per la Haas F1, il danese continuerà a guidare nelle gare endurance. Magnussen è contento di aver trovato la sua nicchia, ma avrebbe preferito guidare anche in un top team di Formula Uno. Recentemente, ha rivelato di essere stato vicino ad entrare nella famiglia Red Bull, in passato.
Magnussen è riuscito salire sul podio dopo il suo primo Gran Premio a Melbourne. Tuttavia, iquel risultato si è rivelato il migliore della sua carriera in F1, in quanto ha concluso in P2 dopo la squalifica di Daniel Ricciardo. Una cosa che non si aspettava, ha spiegato il danese a Motorsport-Total.
Come pilota McLaren e con una P2 già in tasca, si è sentito come "il nuovo Lewis Hamilton", ha detto Magnussen. Mentre si dirigeva verso l'aereo, il danese ha addirittura pensato: "Ok, la battaglia [per il titolo mondiale] è aperta, nel mio primo anno. Sì, l'ho pensato davvero", ha confessato.
Magnussen ha rifiutato di entrare in Toro Rosso
Nel corso della sua carriera, Magnussen ha sempre sperato di avere un'altra possibilità in una squadra di alto livello. Nel momento in cui Daniel Ricciardo ha lasciato la Red Bull Racing, il suo manager ha parlato con Christian Horner, il team principal degli austriaci. Quest'ultimo ha rivelato che non c'era un posto disponibile alla Red Bull Racing, ma che si parlava di unirsi alla Toro Rosso (attualmente chiamata Racing Bulls). "E io ho risposto: 'No, no, non lo facciamo'. Cosa che probabilmente avrei dovuto fare", si rende conto ora.
Nel frattempo, Magnussen sa come si è sviluppata la situazione a posteriori in quelle squadre: "È stato Gasly a ottenere il posto [alla Red Bull]. Albon è stato promosso dalla Formula 2 alla Toro Rosso. Poi Gasly non ha fatto bene e Albon è stato trasferito! Quindi il ragazzo che ha ottenuto il sedile della Toro Rosso è finito alla Red Bull", ha detto Magnussen, rendendosi conto che quel pilota avrebbe potuto essere lui stesso.
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