Hamilton in Ferrari? "Non capisco perchè"

16:19, 23 mag 2023
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Inutile nasconderlo, tutti gli appassionati e gli addetti alla F1 stanno parlando di una sola cosa: il possibile approdo di Lewis Hamilton in Ferrari. La suggestione è grande, la veridicità dei rumors, invece, tutta da dimostrare. Si è parlato nei giorni scorsi di un incontro tra John Elkann e il pilota della Mercedes, ma non si conoscono i dettagli. Di certo c’è che l’argomento sta facendo discutere. Giorgio Terruzzi, Pino Allievi e Stefano Nicoli ne hanno discusso nel podcast di Red Bull Terruzzi racconta la Formula 1.

Due galli in un pollaio

Il primo dubbio sulla vicenda è già rilevante: chi andrebbe a sostituire Hamilton, Sainz o Leclerc? Se da una parte avrebbe senso rinunciare allo spagnolo e puntare sulla qualità degli altri due, dall’altra il portare due galli in un pollaio molto ristretto non porterebbe molti vantaggi. È di questo avviso Stefano Nicoli: “Vedo nell’associazione Leclerc-Hamilton un disturbo all’equilibrio nella squadra. Hamilton verrebbe in Ferrari per vincere l’ottavo titolo e superare Schumacher, dall’altra parte Leclerc sono anni che sta inseguendo questo titolo iridato”. Anche Allievi rincara la dose, prevedendo i prossimi anni come di declino per il pilota britannico, ormai quasi 40enne: “Prendere Hamilton non ha alcun senso in questo periodo. Siamo all’inizio di un periodo d’oro per la F1: non ha senso prendere un pilota di 40 anni che farebbe fatica con Leclerc”.

Russell e Leclerc in Mercedes?

E se invece il duo ferrarista fosse Sainz-Hamilton? Sicuramente la convivenza sarebbe più facile e il ruolo di pilota numero 1 non sarebbe in discussione, ma il problema che ne consegue è un altro: Leclerc partirebbe presumibilmente in direzione Mercedes. Terruzzi è molto chiaro su questo argomento: “Non vedo perché Russell, l’investimento della Mercedes, debba accettare un disturbo così rilevante”. Il più colpito da questo scambio sarebbe proprio il giovane britannico che, a detta di Nicoli: “Russell è in Mercedes anche per diventare il prossimo Hamilton, almeno come simbolo. L’arrivo di un altro pilota top non so quanto potrebbe fargli piacere. Lo reputo molto rischioso per tutte le parti coinvolte”.

La Red Bull è comunque troppo forte

Ovviamene, queste considerazioni vanno anche contestualizzate. In questo momento la Red Bull è inattaccabile dal punto di vista sportivo, e probabilmente sarà così anche per gli anni a venire. Che beneficio ci sarebbe dunque per Leclerc o Hamilton in ottica mondiale, se avvenisse questo switch? “L’unica auto vincente è in Red Bull: cosa va a fare Leclerc in Mercedes? A perdere altro tempo?”, commenta Pino Allievi. Per entrambi l’unico upgrade possibile sarebbe un trasferimento nella scuderia austriaca, ma è improbabile che ciò avvenga nel prossimo futuro.

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