"I regolamenti per il 2026 saranno finalizzati entro la fine di luglio".

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18 luglio 2022 A 13:28
Ultimo aggiornamento 18 luglio 2022 A 15:17
  • GPblog.com

Da mesi si discute sui dettagli dei regolamenti sui motori che dovrebbero essere applicati in Formula 1 a partire dal 2026. Audi e Porsche vorrebbero entrare a far parte della massima competizione automobilistica, ma i marchi del Gruppo Volkswagen hanno le loro esigenze. Nel frattempo, tre dei quattro attuali fornitori di motori stanno cercando di rendere le cose il più difficile possibile per i tedeschi nel caso in cui decidessero di entrare in F1.

Nel 2022 ci sono state molte discussioni a riguardo, ma non è stato ancora raggiunto un accordo completo. Per motivi legali Audi e Porsche vogliono che tutti gli accordi siano messi nero su bianco e preferibilmente il prima possibile. Anche la Formula 1 vuole concludere tutto subito, ma Renault, Ferrari e Mercedes non hanno molta fretta.

Ci sono ancora alcuni punti di disaccordo tra gli attuali fornitori e quelli che vogliono fare il loro ingresso. Uno dei punti delicati è il numero di ore per cui un motore può essere testato sul banco di prova. Ferrari, Mercedes e Renault vogliono ridurre ulteriormente questo numero, cosicchè Porsche e Audi abbiano meno tempo per testare i loro motori. Ciò sarebbe perticolarmente fastidioso per i nuovi fornitori perché già hanno meno esperienza in questo sport. Inoltre, il banco di prova è più importante e insostituibile per gli ingegneri di quanto lo sia la galleria del vento per gli aerodinamici.

La FIA deve prendere una decisione

I fornitori di motori non possono prendere una decisione tra di loro, ma poiché una decisione deve essere presa, ora la palla passa alla FIA. Il presidente Mohammed Ben Sulayem ha ricevuto i regolamenti e i documenti ancora in sospeso e dovrà prendere una decisione su una serie di questioni, come il numero di ore sul banco di prova.

Il Consiglio Mondiale della FIA voterà il regolamento entro la fine di luglio. O almeno, questo è ciò per cui spinge la dirigenza della Formula 1. Audi e Porsche hanno dunque quindici giorni di tempo per annunciare ufficialmente la loro partecipazione e preferiscono farlo prima delle vacanze estive. Secondo Auto, Motor und Sport questo avviene perché l'industria automobilistica è attualmente sotto pressione a causa della guerra in Ucraina e il progetto Formula 1 potrebbe incontrare opposizione interna in futuro se i problemi dovessero persistere.