Sorpresa per l'errore di Leclerc: "Non sarebbe mai successo a Verstappen".

"È stata una delle cose più sorprendenti che abbia mai visto", ha detto Windsor a proposito dell'incidente di Leclerc. "A quel punto della gara non aveva più nessuno negli specchietti, Lewis Hamilton era a sei secondi di distanza e Max stava rientrando per il secondo treno di gomme". A quel punto, secondo l'analista, Leclerc avrebbe dovuto preoccuparsi di quanto tempo avrebbe potuto continuare con le sue gomme, invece di guidare come se stesse difendendo una posizione.

Sorpresa per l'incidente di Leclerc

Ha poi proseguito: "Non si stava rilassando, ma a quel punto poteva guidare come voleva senza doversi difendere da Max". Il fatto che Leclerc abbia perso il controllo della sua Ferrari in un momento del genere risulta quindi incomprensibile per Windsor, che però sta cercando di capire come il pilota abbia potuto commettere un simile errore.

Secondo Windsor, quando Verstappen stava inseguendo Leclerc nelle prime fasi della gara, ha sempre usato meno asfalto al centro della curva in questione. "Charles ha iniziato a derapare sempre più verso l'esterno", ha proseguito Windsor nella sua spiegazione.

Alla fine Leclerc ha colpito il cordolo, perdendo il controllo della sua F1-75. Il motivo, secondo Windsor, è da ricercare nel costante confronto della telemetria dei due piloti Ferrari. "È una cosa che non sarebbe mai successa a Max", ha continuato il britannico. "Non solo perché è Max, ma anche perché è Sergio Perez a guidare l'altra auto". Secondo Windsor, la costante pressione del confronto tra i piloti della Red Bull non è presente come nel caso della Ferrari.