La F1 non si preoccupa della carenza di posti in F1: Non è una priorità
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Ogni anno, durante la silly season, ci si rende conto di quanto sia esclusivo il club dei piloti di F1. Ci sono solo 20 posti, mentre ci sono molti altri piloti forti e di talento che reclamano un posto. L'amministratore delegato della F1 Stefano Domenicali afferma che liberare più posti per i piloti non è una priorità.
Creare più spazio in F1 non è una priorità
È molto probabile che l'otto volte vincitore di una gara Daniel Ricciardo perda un posto nel 2023, anche se l'australiano non ha ancora intenzione di ritirarsi. La concorrenza per ottenere un posto in F1 è spietata e questo è emerso ancora una volta nella silly season del 2023. Nonostante l'interesse da parte di marchi automobilistici e squadre sportive a fondare un team di F1, che libererebbe spazio per altri piloti sulla griglia di partenza, la F1 non sta ancora pensando di allargare il campo.
Domenicali ha quindi fatto sapere Sky Sport sapere che: "Come sempre, ci deve essere un equilibrio. Bisogna vedere tutto intorno al tavolo. Avere più piloti... Alla fine c'è sempre un limite a cui bisogna attenersi. Aggiungendo uno o due team si creano alcuni posti per i piloti, ma dobbiamo anche mantenere la giusta dimensione che rende questo sport un successo". Domenicali pone l'accento sulla sostenibilità dei team e dice che non si deve aumentare il traffico. "In termini di priorità, questo non è un aspetto della Formula 1 di oggi".
L'unico impegno che l'italiano sembra prendere è solo una possibilità per il futuro. Infatti, Domenicali non esclude il possibile arrivo di team come Andretti tra qualche anno: "Penso che sia il momento di investire nel futuro, ma dobbiamo rimanere equilibrati. Quindi non dico che non succederà, ma dobbiamo farlo passo dopo passo".