La FIA spiega perché ritiene che questa punizione per la Red Bull sia appropriata
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La FIA ha punito la Red Bull Racing con una riduzione del tempo in galleria del vento nel 2023 e una multa di ben sette milioni di dollari. La scuderia austriaca ha commesso una cosiddetta "infrazione minore" e per questo si è vista presentare il conto. L'organo di governo spiega perché è arrivato a questa punizione.
In un comunicato diffuso attraverso i propri canali, la FIA afferma: "La Cost Cap Administration ha ritenuto opportuno, in queste circostanze, offrire a RBR un ABA per risolvere la questione nei termini indicati di seguito, data la natura limitata della violazione procedurale in questione e il fatto che la violazione del minor overspend si colloca all'estremità inferiore della fascia di minor overspend <5%, e la disponibilità di RBR ad accettare le violazioni e a collaborare con la Cost Cap Administration. Tale offerta è stata accettata da RBR".
Nessun ricorso possibile
La scuderia austriaca non ha rispettato il budget cap in 13 punti diversi. Su tutti questi punti, Red Bull ha ammesso di essere in difetto. Questo chiude definitivamente il caso. Il caso non può essere riaperto, si legge.
"La decisione dell'Amministrazione del Cost Cap di stipulare l'ABA costituisce la decisione finale che risolve la questione e non è soggetta ad appello. Il mancato rispetto da parte di RBR dei termini dell'ABA comporterà un'ulteriore violazione procedurale ai sensi degli articoli 6.30 e 8.2(f) del Regolamento finanziario e il deferimento automatico al Cost Cap Adjudication Panel".
La FIA ritiene che la Red Bull non abbia commesso frodi
L'aspetto molto importante per la Red Bull è che la FIA riconosce che il team di Max Verstappen e Sergio Perez non è stato intenzionalmente colpevole e non ha cercato di creare un vantaggio. "L'Amministrazione del Cost Cap ha riconosciuto che RBR ha agito in modo cooperativo durante tutto il processo di revisione e ha cercato di fornire informazioni e prove aggiuntive quando le sono state richieste in modo tempestivo, che questo è il primo anno di piena applicazione del Regolamento Finanziario, che è un insieme di regole molto complesse a cui i concorrenti hanno dovuto adattarsi e che non c'è alcuna accusa o prova che RBR abbia cercato in qualsiasi momento di agire in malafede, in modo disonesto o fraudolento, né che abbia intenzionalmente nascosto alcuna informazione all'Amministrazione del Cost Cap".