Verstappen critica di nuovo le sprint race: "Per me non è una gara".

Verstappen non è ancora contento delle sprint race

Verstappen pensa che le qualifiche sprint abbiano poco valore aggiunto in un weekend di Formula 1. Ritiene che la sprint race "non sia una vera gara" e che serva soprattutto a limitare i danni, nonostante lui stesso abbia vinto la maggior parte delle gare sprint disputate finora. Quest'anno ha vinto sia la sprint in Austria che quella di Silverstone.

Il fatto che il concept si sia rivelato di grande successo per il pilota della Red Bull Racing non influisce sul giudizio di Verstappen. Mentre lui stesso si preoccupa principalmente di limitare i danni durante una sprint, vede altri rischiare di più per assicurarsi un buon posto di partenza la domenica.

Verstappen limita i danni

Per lui, l'importante è non subire danni e rimanere nei primi tre posti. "Per me non è una gara vera e propria, perché quando vai alla gara principale sai che ci sono molti più punti a disposizione, e quindi rischi un po' di più", ha detto Verstappen parlando con The Independent. "Fai un'altra partenza, che è emozionante, ma sono solo le persone che sono fuori posizione ad avanzare perché solo se metti una gomma che dura un intero stint non succede molto".

Inoltre, il pilota della Red Bull non capisce perché un tale formato sia ancora ritenuto necessario per rendere il weekend di gara più emozionante, soprattutto ora che i nuovi regolamenti del 2022 sembrano offrire più spettacolo. "Non capisco quale sia il problema, perché abbiamo avuto tante gare emozionanti, quindi non c'è bisogno di aggiungere un terzo della distanza di gara", ha detto il due volte campione del mondo.

Nel frattempo, la F1 ha annunciato che il numero di gare sprint sarà raddoppiato nel 2023. Non ci saranno quindi tre, ma sei gare sprint, come inizialmente previsto per quest'anno. Di conseguenza, un quarto dei weekend di gara del prossimo anno sarà caratterizzato da una gara sprint il sabato, compresa forse quella di Zandvoort.