Ricciardo felice: "Ero invidioso perché gareggiavo contro di loro".

"All'epoca ero invidioso perché gareggiavo contro di loro, ma è stato davvero bello vedere", ha dichiarato durante il lancio dell'auto a New York, "l'inizio della stagione è stato un testa a testa con la Ferrari. Il modo in cui la Red Bull è stata in grado di continuare l'anno e di dominare la seconda metà della stagione è stato davvero impressionante".

Il 33enne torna per il suo secondo periodo con la squadra e, interrogato in merito, ha sorriso e dichiarato: "È una sensazione fantastica, è come tornare a casa. In questa seconda fase della mia carriera, ci si sente caldi e accoglienti. Ci sono molte facce familiari, sono tornato in famiglia, ci sono tanti bei ricordi".

Il lavoro di simulazione è un compito fondamentale

Per concludere, Ricciardo ha spiegato in cosa consisterà il suo ruolo all'interno della squadra: "Parteciperò ad alcune gare, ma in realtà si tratta di sviluppare la macchina. [Farò] molto lavoro al simulatore e mi terrò coinvolto in questo sport, tenendo d'occhio anche quello che succede. Cercherò di aiutare il team il più possibile, più dietro le quinte, ma anche quando sarò in pista, mi avvicinerò agli ingegneri e scoprirò dove posso contribuire.

"Tra un paio di settimane sarò in fabbrica per fare molte simulazioni. Quello sarà il mio lavoro, il mio contributo. Lasciamo che i ragazzi si occupino della pista e io lavorerò dietro le quinte per sviluppare l'auto e capire la direzione che Checo e Max vogliono prendere".