La Mercedes spiega perché Hamilton non ha fatto storie per l'ordine di scuderia di Russell
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Vista l'attuale forma della W14, la Mercedes potrebbe lasciare Miami relativamente soddisfatta del quarto e sesto posto e quindi di un buon numero di punti in tasca. Un momento degno di nota durante la gara è stato quello in cui a Lewis Hamilton è stato chiesto di lasciar passare George Russell. Andrew Shovlin risponde alla domanda sul perché il sette volte campione del mondo abbia semplicemente assecondato la richiesta.
A un certo punto del Gran Premio di Miami, è stato emesso un messaggio dal team radio di Hamilton, in cui il suo ingegnere gli chiedeva di lasciar passare Russell. Il 38enne britannico ha poi detto che il suo compagno di squadra più giovane poteva passare, anche se ha accennato, a mo' di avvertimento, che non intendeva tirarsi indietro dalla lotta.
Hamilton ha lasciato passare Russell con un avvertimento
Shovlin, direttore tecnico della Mercedes, ha spiegato perché Hamilton non ha accettato la richiesta. "Avevamo chiesto a Lewis di far passare George perché erano in gare diverse. Lewis era sulla strategia hard-medium, George sulla medium-hard", ha detto il 49enne britannico in un video sul canale YouTube della Mercedes.
"Non era previsto che finissero insieme, ma alla fine abbiamo avuto maggiori possibilità di ottenere un risultato con George se Lewis fosse stato contento di lasciarlo andare", ha aggiunto. Hamilton ha tagliato il traguardo con 18 secondi di ritardo rispetto a Russell, dopo una gara di recupero iniziata dal 13° posto.
Mercedes: 'Fondamentalmente non è l'auto che vogliamo'
Il fatto che la Mercedes non possa attualmente lottare per le posizioni di testa rende ancora più importante la collaborazione tra i piloti, secondo Shovlin. "Fondamentalmente non abbiamo l'auto che vogliamo, al momento non abbiamo un'auto che possa competere per il campionato ed entrambi i piloti stanno lavorando duramente per cercare di raggiungere questo obiettivo", ha continuato.
Per questo motivo i due piloti stanno lavorando insieme, sia in pista che dietro le quinte, per condividere le informazioni che aiuteranno il team a sviluppare la W14. "È davvero utile che i due si concentrino sul portare la nostra auto a un livello tale da poter lottare per le vittorie e per i campionati, senza preoccuparsi troppo della lotta tra di loro", ha detto Shovlin.