Interview

Minardi parla del futuro del Gran Premio dell'Emilia Romagna a Imola
"Non abbiamo le strutture del Qatar e degli Usa"

Il presidente dell'Autodromo di Imola invita i tifosi a sostenere il GP 2023 per assicurarsi il futuro

16 maggio 2023 A 10:15
Ultimo aggiornamento 16 maggio 2023 A 10:31
  • GPblog.com

Gian Carlo Minardi e gli organizzatori di Imola vogliono mettere in difficoltà i decisori della F1 discutendo del futuro del Gran Premio dell'Emilia Romagna. In vista dell'evento di Formula 1 del 2023 a Imola, GPblog ha parlato con lui di come Imola sia rientrata nel calendario della Formula 1, dei lavori in corso sul circuito e delle prospettive future del Gran Premio dell'Emilia-Romagna.

Un grande ritorno

Nella stagione 2020, l'anno interrotto dalla pandemia di coronavirus, la Formula 1 è tornata a Imola dopo 14 anni. Poiché la situazione della pandemia persisteva, il circuito si è candidato per ospitare un altro Gran Premio a porte chiuse nel 2021. Secondo Minardi, questi sforzi sono stati ripagati: "A quel punto credo che ci sia stato giustamente riconosciuto lo sforzo fatto e quindi abbiamo concluso un accordo fino al 2025".

Per Minardi, il ritorno di Imola nel calendario è stato accolto con favore da tutti: "Credo che non debba essere io a osannare Imola, perché i piloti l'hanno osannata. Tutti i piloti hanno detto che è un circuito fantastico, non facile da imparare e da portare a termine un Gran Premio. Qui gli errori si pagano doppio, ma credo che la storia di Imola abbia pochi rivali nel mondo della Formula 1".

Il presidente del circuito ci tiene anche a ricordare il successo della scorsa edizione: "L'anno scorso abbiamo avuto il primo Gran Premio in presenza, e soprattutto in Italia, è stato il primo evento con oltre 130.000 persone presenti durante il weekend. Non è stato facile, ci sono alcuni aspetti su cui stiamo lavorando e migliorando".

I lavori per questa edizione

A Imola c'è grande fermento per l'edizione di quest'anno. Minardi descrive gli interventi che si stanno effettuando sul circuito: "Stiamo portando la capienza giornaliera verso i 100.000 posti, abbiamo acquisito spazi che non erano di proprietà ma affittati da privati, abbiamo potenziato e stiamo potenziando la Curva della Tosa, abbiamo aumentato gli spazi della Curva Gresini potenziandoli anche per i disabili, abbiamo realizzato altre tribune nelle curve più importanti potenziandole dai 75.000 posti che Imola aveva normalmente per arrivare a 100.000 posti giornalieri".

Ma l'organizzazione di Imola non si sta concentrando solo sulla capacità. "Abbiamo potenziato i parcheggi e abbiamo rafforzato le navette che permettono di raggiungere l'autodromo direttamente alle varie curve, abbiamo potenziato e concluso un accordo con le Ferrovie dello Stato in quanto Imola si trova a pochi chilometri da Bologna, che è un centro strategico per gli spostamenti in Italia, quindi avremo anche dei treni veloci a disposizione", spiega Minardi.

Il futuro di Imola

Negli ultimi anni, tuttavia, sempre più circuiti europei rischiano di perdere il loro posto nel calendario a favore di Gran Premi che si svolgono in Medio Oriente o negli Stati Uniti, dove il mercato della F1 è in piena espansione. Minardi commenta così: "Dobbiamo essere noi a lavorare per mettere in difficoltà chi sceglie dove andare a correre i Gran Premi. È chiaro che non possiamo avere le strutture che ha il Qatar, Miami e così via. Noi abbiamo una cosa: la storia, la sportività e la gente".

Per Minardi, il contributo dei tifosi è fondamentale per mantenere il GP dell'Emilia-Romagna in calendario anche dopo il 2025: "Dobbiamo lavorare, fare investimenti, cose che stiamo facendo e ovviamente dobbiamo avere il supporto di chi viene a Imola. Se saremo pieni nel periodo di questo Gran Premio e anche negli altri renderemo difficile la vita a chi deve fare delle scelte".

Poi prosegue: "Da un lato dobbiamo fare investimenti e li stiamo facendo nel tempo per ottenere un rinnovo del contratto, possibilmente per prolungare questo contratto, ma abbiamo bisogno del sostegno di tutti i tifosi per dimostrare cos'è Imola e quanto vale Imola al di là degli spettacoli in certi circuiti, che io definisco più spettacolo che Gran Premio".