C'è anche una Ferrari che va forte
In parallelo alla fin qui deludente stagione della Ferrari in Formula 1, c'è la stagione di un'altra Ferrari che sta invece andando secondo le migliori aspettative. Stiamo parlando della squadra impegnata nella categoria Hypercar del WEC (Campionato Mondiale Endurance), dove la Ferrari faceva il suo ritorno dopo 50 anni di assenza.
In tutti questi anni la Ferrari aveva ovviamente avuto squadre impegnate nelle varie classi GT (come quella inserita nel WEC) , spesso anche grazie alla partnership ben rodata con AF Corse (dove "AF" sta per "Amato Ferrari", ma non c'è nessun legame di parentela). Solo quest'anno, però, ha scelto di tornare anche nella classe più importante, concentradovi i propri sforzi - lato auto stradali - e iscrivendo un proprio team.
È una scelta che va sicuramente inquadrata nell'espansione che da alcuni anni sta attraversando la Ferrari come marchio, con numerose novità sia dal lato della moda e del lifestyle, sia delle macchine cosiddette "civili" (quasi cercando di diventare meno esclusiva), sia, a quanto pare, della diversificazione dell'offerta sportiva in campionati di punta.
La stagione finora
Finora nel WEC si sono disputate tre gare: la 1000 Miglia di Sebring, la 6 ore di Portimao e la 6 ore di Spa. In tutte e tre le occasioni almeno una delle due Ferrari 499P era sul podio. A Portimao e a Sebring era toccato entrambe le volte alla vettura di Nielsen, Fuoco e Molina, che negli Stati Uniti avevano addirittura guadagnato la pole position.
L'altra vettura - guidata da Pier Guidi, Calado e la vecchia conoscenza Giovinazzi - ha leggermente faticato nelle prime due occasioni, mentre nella terza, a Spa, ha concluso al terzo posto. Purtroppo, in quell'occasione la Ferrari dei loro compagni non ha concluso la gara, finendo a muro dopo una sosta ai box.
Con questi risultati la Ferrari si è così affermata come seconda forza della classe LMH, dietro alla Toyota che domina da anni il campionato e che quest'anno ha vinto tre gare su tre, con due doppiette. Tenendo a mente che è la prima stagione "moderna" della squadra in questa classe, il risultato è ancora più notevole.
Ora di gare ne mancano quattro, e la prossima è la storica 24 Ore di Le Mans, che si correrà il 10-11 giugno. Vincere in Francia per la Ferrari sarebbe a suo modo storico.
Si può imparare qualcosa?
Lo sbarco in una classe come la LMH dimostra grande ambizione in Ferrari, come anche i risultati ottimi fin qui ottenuti nel campionato. Ambizione che sembra invece mancare alla Ferrari che corre in Formula 1, che da alcuni anni sembra quasi accontentarsi di qualunque siano i risultati che raggiunge. La Ferrari 499P non è di certo perfetta, anzi condivide addirittura problemi come il degrado gomme con la SF-23, però ogni gara è lì in lotta, contro una squadra dominatrice assoluta del campionato.
La Ferrari "di Formula 1" può poi prendere spunto anche da un altro aspetto: l'uso di piloti italiani e della propria academy. Dei sei piloti che si alternano sulle Ferrari 499P, tre sono italiani, e in particolare Giovinazzi e Fuoco sono piloti di riserva della Ferrari in F1. È ovvio, il WEC non è la Formula 1, ma è una questione che tornerà sicuro ad essere discussa in futuro, vista anche la quasi inesistenza di un percorso che porti dalla Ferrari Academy alla Formula 1.