Anteprima E-Prix di Portland | Di nuovo gara a non stare in testa?

A Berlino e a San Paolo si sono svolte gare surreali. Se normalmente un pilota fa di tutto per prendere il comando della gara, in Germania e in Brasile è stato l'esatto contrario. I team e i piloti volevano consumare meno energia possibile durante la prima fase dell'E-Prix, quindi nessuno voleva la posizione di testa. Senza scia, si consuma più energia quando si è in testa. Energia che tutti vogliono proprio nelle fasi finali della gara.

Ci si aspetta il bis a Portland

Date le caratteristiche del tracciato, il consumo massimo di energia e la distanza della gara, anche a Portland si prospetta una gara come quelle di Berlino e San Paolo. Si tratterà di risparmiare quanta più energia possibile. Potrebbe essere così per tre quarti dell'ePrix. Non è divertente per i fan e persino pericoloso per i piloti. È già stato dimostrato che spingersi l'un l'altro verso la testa della corsa porta a situazioni pericolose e persino a incidenti. I piloti frenano improvvisamente per evitare di passare in testa e questo favorisce gli incidenti.

Tuttavia, la gara nella città americana sarà un evento da non perdere. A tre weekend di gara (cinque gare) dalla fine, la battaglia per il titolo è più accesa che mai. Pascal Wehrlein è in testa al campionato, con un punto in più di Jake Dennis (il più costante con sette podi in questa stagione) del team americano Andretti. Anche Nick Cassidy ha tutte le possibilità di vincere il campionato, trovandosi a sei punti da Wehrlein.

La Formula E è altamente competitiva in questa stagione, in cui sono state introdotte le vetture Gen3. Già sette piloti diversi hanno vinto una gara. Probabilmente sarà una gara imprevedibile anche a Portland. Dopo tutto, i team non hanno un punto di riferimento sul circuito della costa occidentale degli Stati Uniti. Si tratterà quindi di vedere chi riuscirà a trovare il giusto assetto più velocemente nei prossimi giorni.