Horner e Wolff possono essere amici? 'Penso che sia disonesto'
Insieme, Christian Horner e Toto Wolff hanno spesso fornito alcuni spunti di discussione necessari. In qualità di team principal di Red Bull Racing e Mercedes, hanno spesso dimostrato di non essere sulla stessa lunghezza d'onda, nonostante il rispetto reciproco. In un documentario, che verrà trasmesso prossimamente su Sky Sports, i due bantiamini parlano del loro rapporto.
Horner e Wolff sono tra i team principal che hanno vinto più premi in Formula 1. Dal 2010, i piloti di Red Bull e Mercedes hanno sempre conquistato il titolo mondiale, cioè con Horner o Wolff al timone come leader. Soprattutto nella meravigliosa e controversa stagione 2021, l'intensa battaglia tra il britannico e l'austriaco è emersa regolarmente. I due si possono considerare amici? Probabilmente no.
Rispetto per Wolff
"Ho un enorme rispetto per tutto ciò che ha fatto e raggiunto", afferma Horner nel documentario, già riportato dal sito web di Sky Sports. "Ma siamo concorrenti. Non ho mai creduto che si possa essere il miglior amico del proprio concorrente. Penso che sia disonesto. Voglio che tutti i membri della mia squadra si rendano conto che chiunque sia il nostro avversario, è con lui che dobbiamo competere e che come squadra siamo uniti".
Nel 2021, il rapporto tra i team principal arrivò al punto di ebollizione. Horner riflette: "Qualsiasi sport è un gioco mentale, ma quando vedi un avversario perdere la testa e distruggere un paio di cuffie, pensi: 'Ok, sta sentendo la pressione'. E se lui sente la pressione, anche tutti gli altri intorno a lui la sentono, perché la pressione parte dall'alto. Non distruggerei mai un paio di cuffie. Internamente avrei distrutto mentalmente quelle cuffie con la stessa forza di lui, ma non l'avrei fatto fisicamente. Penso che ognuno di noi sia diverso".
Horner è un tipo diverso
A Wolff è stato anche chiesto cosa pensasse di Horner. La sua risposta ha messo subito in chiaro che Horner non dovrebbe contare sul fatto che gli venga chiesto di unirsi alla Mercedes: "È un buon team manager. Ma ha una personalità e dei valori molto diversi da quelli che abbiamo qui nell'organizzazione. Ma ha comunque successo", ha detto Wolff.