Trulli: "L'arrivo di Hamilton non cambia le cose per la Ferrari".
Lewis Hamilton ha scosso il mondo della Formula 1 questa settimana con l'annuncio di voler passare dalla Mercedes alla Ferrari nel 2025. Jarno Trulli avverte che l'arrivo del sette volte campione del mondo non significa necessariamente che la Red Bull Racing e Max Verstappen siano improvvisamente battibili, dice a La Repubblica.
Trulli: "L'arrivo di Hamilton non significa cambiamento".
"Lewis realizza il sogno di una vita. Ma il colpo di mercato, da solo, non basta: le Red Bull in questo momento sono irraggiungibili", ha esordito l'ex pilota di F1. "È una notizia bomba: un sette volte campione del mondo che va nella scuderia più importante e prestigiosa. Ma non è che cambiano le cose".
"Puoi metterci tutti i campioni che vuoi, ma se la macchina e il team non riescono a competere, il risultato con Hamilton non cambierà molto rispetto a quelli ottenuti dalla coppia Leclerc-Sainz. Certo, hai preso un campione, che è ancora uno dei migliori piloti sulla piazza, con una grandissima esperienza, anche se con una certa età. Ma questo non ti dà la garanzia di vincere", aggiunge.
Hamilton trae più vantaggi da questa mossa che la Ferrari
All'età di 40 anni, Hamilton realizzerà il suo sogno d'infanzia guidando per la Ferrari, ma Trulli dubita che questa mossa darà alla squadra ciò che sta cercando. Secondo il pilota vincitore di un Gran Premio, la squadra di Maranello ha altri sogni: "La priorità è conquistare nuovi titoli, non avere un sette volte campione del mondo in casa, un’operazione affascinante ma che non ti garantisce automaticamente successi. Per me, sinceramente, l’operazione fa più bene a Hamilton che alla Ferrari".
Un'altra cosa che secondo Trulli entra in gioco è la carriera che Hamilton ha già alle spalle. "Hamilton è stato fin da ragazzino un pilota McLaren e poi, dal 2013, è il simbolo della Mercedes. Mi ricorda, a parti invertite, la storia di Schumacher", ha spiegato.
Lewis sarà sempre legato alla Mercedes
"Michael a 21 anni firmò un contratto con la Mercedes con cui però non riuscì a esordire in Formula Uno. Anche per questo, a 41 anni, quando tornò alle gare, volle correre proprio con la Mercedes, come per chiudere un cerchio".
"Ma Schumacher è stato, è e sempre sarà un simbolo della Ferrari. Anche se a fine carriera è andato altrove, lui è la storia di Maranello. Così come Lewis rimarrà la storia della Mercedes", ha detto Trulli.