Hamilton arrabbiato con il presidente della FIA Ben Sulayem: "C'è un elemento razzista".

Al pilota della Mercedes è stata chiesta la sua opinione sulla richiesta di Ben Sulayem di ridurre la quantità di parolacce nelle radio dei team di Formula 1. "Non mi piace come si è espresso. Dire che si trattava di rapper è stato molto stereotipato e se pensi che la maggior parte dei rapper sono neri, si è detto: 'Non siamo come loro'. Quindi penso che abbia scelto le parole sbagliate e che ci sia un elemento razziale", ha detto Hamilton.

Hamilton pensa che ci siano troppe parolacce?

Tuttavia, il sette volte campione del mondo è d'accordo con il nocciolo della questione. Secondo lui ci sono un po' troppe parolacce. "È anche giusto avere un po' di emozioni, è molto, molto difficile e non siamo robot. Per quanto mi riguarda, il modo in cui controllo la situazione è che ho più di 2.000 persone che si impegnano affinché io faccia questo, abbia questa posizione e sia dove sono, con un sacco di seguaci di tutte le età. Ma non si tratta di me, anche se ho questa esperienza in pista. Quello che faccio e quello che dico riguarda tutte quelle persone che sacrificano il tempo con le loro famiglie. Stanno dando tutto per permettermi di avere questa posizione privilegiata e questa opportunità", ha aggiunto Hamilton.

"Quando avevo 22 anni, non ci pensavo più di tanto e le emozioni si accendevano e tu dicevi tutto quello che ti veniva in mente, senza dimenticare quante persone e quanti bambini ti stavano ascoltando. Sono d'accordo, nel senso che se ascolti alcuni dei piloti più giovani non hanno ancora capito nulla, ma probabilmente a un certo punto lo faranno. Sono sicuro che se si dice che ci sono delle sanzioni, la gente smetterà. Non so se sia necessario, ma sicuramente penso che ci siano un po' troppe parolacce", ha concluso Hamilton.

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