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Simone Berra di pirelli dice la sua sul test di pneumatici FP2 in messico

Pirelli dichiara che ci sono "segnali positivi" dopo il test dei pneumatici nelle FP2

Oggi A 11:02
Ultimo aggiornamento A 13:55

    L'ingegnere capo di Pirelli Simone Berra ha dichiarato che il test di pneumatici condotto durante la seconda sessione di prove libere del Gran Premio del Messico sta già mostrando alcuni "segnali positivi". La FP2 è stata riservata dall'azienda italiana di pneumatici come sessione di prova degli pneumatici 2025, con i team e i piloti che hanno avuto a disposizione 90 minuti per testare i prototipi che utilizzeranno il prossimo anno.

    I piloti che hanno preso parte alla FP1 hanno dovuto partecipare al test degli pneumatici per tutti i 90 minuti della sessione. Tuttavia, ai piloti che non hanno guidato nella prima sessione di prove libere dopo che alcuni esordienti hanno preso posto, è stato permesso di utilizzare la mezz'ora extra per raccogliere dati per il resto del weekend a Città del Messico.

    In breve, secondo Pirelli, non ci sono state grandi sorprese durante la seconda sessione di prove libere in Messico. Nonostante non sia stato possibile sfruttare tutto il tempo a disposizione, in parte a causa dell'incidente di George Russell, Pirelli è riuscita a raccogliere i dati desiderati. Per i piloti che non hanno partecipato alle FP1, l'incidente di Russell ha fatto sì che non raccogliessero tutti i dati che avrebbero voluto, mettendoli in difficoltà per le prove di sabato.

    Tuttavia, grazie ai dati raccolti durante il test dei pneumatici, Pirelli ha potuto scoprire che l'evoluzione delle prestazioni in pista è stata significativa rispetto al presente.

    La reazione di Pirelli al test dei pneumatici FP2

    "Per quanto riguarda il weekend di gara di Città del Messico, ci sono state poche sorprese rispetto a quanto ci aspettavamo. Innanzitutto, nella prima sessione, non c'è stato praticamente alcun graining. È vero che non ci sono stati molti run molto lunghi, ma su una pista dove in passato il graining ha giocato un ruolo significativo, questo è già un segnale positivo", ha dichiarato Berra dopo la seconda sessione di prove libere.

    "Innanzitutto, possiamo dire che le nuove mescole si sono dimostrate in generale più resistenti dal punto di vista meccanico rispetto a quelle attuali, il che dovrebbe ridurre il fenomeno del graining. Scendendo più nel dettaglio, abbiamo visto alcune opzioni C4 piuttosto promettenti e migliorate, sia in termini di prestazioni che di degrado. Per quanto riguarda il C5, ci sono soluzioni che sembrano contenere maggiormente il degrado, mentre tra i C6 ce n'è uno che sembra nettamente migliore, ma dobbiamo valutare come posizionarlo rispetto al C5 nella gamma 2025", ha concluso l'ingegnere Pirelli.

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