Verstappen non ha mantenuto la promessa fatta all'ingegnere di gara: "Sono deluso".
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Max Verstappen aveva pensato di chiamare il suo nuovo gatto "GP" in onore del suo ingegnere da corsa, Gianpiero Lambiase. Tuttavia, il pilota della Red Bull Racing ha scelto un altro nome dopo che Penelope, la figlia della sua fidanzata Kelly Piquet, non ha gradito il suggerimento.
Max Verstappen non ha mantenuto la promessa
Lambiase aveva precedentemente dichiarato a Sky Sports che Verstappen aveva promesso di chiamare il gatto con il suo nome, ma alla fine l'olandese ha scelto il nome Donatello, abbreviato in "Donut" da Penelope. "Sono un po' deluso. Credo che abbia appena preso un nuovo gatto e mi aveva detto che l'avrebbe chiamato GP, ma l'ha chiamato Donatello o qualcosa di stupido del genere", ha scherzato il britannico.
Verstappen ha spiegato perché non ha mantenuto la promessa fatta a Lambiase, dicendo a Sportskeeda: "Sì, perché Penelope, le ho chiesto, cosa ne pensi del nome? Non voleva assolutamente chiamare un gatto GP, quindi abbiamo dovuto scegliere un altro nome". Ha anche aggiunto con umorismo: "Lambiase ha delle somiglianze con un gatto: 'Sono tutti uguali'. Se fossero stati abbastanza grandi, avrebbero voluto ucciderti".
Sebbene l'amore di Verstappen per i gatti sia evidente, ha anche rivelato di essere più portato per i cani. Perché non ha un cane? "Sono una persona che ama i cani. Sono cresciuto con cani e gatti, solo che i gatti sono un po' più autosufficienti a casa, sai, e quando viaggio molto prendermi cura di un cane è come se fosse un bambino. Quindi è un po' più difficile".
A differenza di Charles Leclerc e Lewis Hamilton, Verstappen non vorrebbe portare il suo cane nel paddock. "No, anche se avessi un cane, non vorrei che il cane venisse qui perché è molto stressante. Tutti vogliono toccarlo, non è bello per un cane", ha concluso.
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