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per gessle dei roxette ricorda l'idolo ronnie peterson

La memoria di Peterson è viva: "Quei giorni non si dimenticano mai".

17 gennaio A 19:00
  • Ludo van Denderen

Da quando Marcus Ericsson ha lasciato la Sauber alla fine del 2018, la Svezia è in attesa di un nuovo pilota di Formula 1, possibilmente in grado di competere per le vittorie dei Gran Premi e i titoli mondiali, continuando l'eredità di Ronnie Peterson. Il leggendario pilota, tragicamente scomparso troppo presto, rimane un'icona in Svezia. La sua influenza è particolarmente forte in persone come Per Gessle, uno degli artisti più amati del paese.

Gessle, cantante della band Roxette, è un grande appassionato di F1. Ricorda ancora chiaramente il momento in cui Peterson ha vissuto il suo incidente fatale nel 1978 a Monza. "Quando penso alle corse, è la prima volta che mi trovo a Londra nel 1978, in Oxford Street, e passo davanti a un negozio dove si vendono apparecchi elettronici e televisori", ha esordito l'artista in un'intervista esclusiva a GPblog.

"Avevano tutti questi televisori in vetrina. E proprio quando ci sono passato davanti, hanno mostrato l'incidente di Ronnie Peterson a Monza. Morì il giorno dopo. Era un mio grande idolo. Non lo dimenticherò mai. È uno di quei giorni. È come quando è morto John Lennon o David Bowie".

Il tributo a Ronnie Peterson di Per Gessle

Per Gessle mantiene vivo il ricordo di Ronnie Peterson nel suo Hotel Tylösand di Halmstad. "Con il permesso di sua figlia Nina, abbiamo una grande sala conferenze nell'hotel, che si chiama Ronnie Peterson Lounge, e abbiamo tutti questi cimeli come omaggio a lui".

Hotel Tylösand

Forse Dino Beganovic potrebbe prima o poi passare alla Formula 1. Il talento svedese parteciperà alla Formula 2 nella prossima stagione, ma Gessle spera ovviamente di vedere il giovane svedese in Formula 1. "In Olanda, ad esempio, quando c'è un Verstappen, l'intera nazione impazzisce. Dovrebbe essere lo stesso in Svezia se c'è un pilota svedese".

Marcus Ericsson non è mai riuscito a far impazzire la Svezia con le sue performance in Formula 1. Per Gessle ha un grande rispetto per l'ex pilota di F1 e afferma: "Certo, ha vinto la Indy 500. Ma non era la Formula 1. Se fosse stato in Ferrari, per esempio, sarebbe stato un gioco diverso. Era in Sauber, era qui e là. In Svezia siamo viziati. Abbiamo sempre avuto grandi atleti, fin dai tempi del tennis. E ora abbiamo questo ragazzo che salta davvero molto in alto (Armand Duplantis)".

Immagine: Hotel Tylösand

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