Il circuito di Spa affronta una grande sfida: "Lasciarlo morire dissanguato non è l'ideale".
- Ludo van Denderen
Il Gran Premio del Belgio sarà il primo ad affrontarlo, senza dubbio ne seguiranno presto altri: la rotazione dei weekend dei Gran Premi nel calendario della Formula 1. Un anno la F1 visiterà un circuito, assentandosi in quello successivo. L'ex team principal Guenther Steiner ha condiviso il suo pensiero su questa nuova idea di Formula 1.
Parlando con GPblog, Steiner dichiara di rimanere neutrale rispetto all'iniziativa. "Non credo che sia una cosa negativa", ritiene l'italiano, per poi porsi una domanda: "Funzionerà davvero dal punto di vista commerciale?".
Steiner spiega: "È difficile organizzare un Gran Premio, ma se non lo fai per un anno, ti affidi solo ai soldi che arrivano dall'esterno. Il marketing del Gran Premio è difficile. Se non lo si fa per un anno, bisogna ricostruire ogni anno, ancora e ancora".
"Se hai qualcosa che è sempre presente, la gente si abitua. Se lo lasci morire e poi lo fai risorgere, va e viene. La mia esperienza mi dice che non è l'ideale, ma non è mai stato fatto (a rotazione) e a volte è bene provare. Forse funziona, ma non credo che sia così facile in generale", ha continuato Steiner.
Steiner non vede problemi dal punto di vista sportivo
Se l'italiano guarda all'aspetto puramente sportivo di questo sistema di rotazione tra gli eventi, non ha nulla in contrario. "È molto bello perché tutti vanno in posti diversi ogni anno. Va bene così".
Tuttavia, ha ribadito ancora una volta che: "Si tratta solo di capire come rendere il tutto commercialmente valido, in modo che negli anni in cui si svolge il Gran Premio, si possano ottenere i ricavi necessari per renderlo sostenibile".
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