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Montoya critica la personalità di Russell: "È troppo gentile in pista".
Juan Pablo Montoya ritiene che a George Russell manchi un elemento chiave per diventare campione del mondo. Il colombiano vede Lando Norris come il più forte contendente al titolo di F1 2025, ma vede anche Russell come un potenziale campione. Tuttavia, dubita che il pilota della Mercedes abbia l'aggressività necessaria per vincere, suggerendo che Russell è "troppo gentile in pista" per sfruttare appieno la sua velocità.
Montoya: "Non è la reputazione che Russell vuole"
"Russell ha la velocità per vincere un titolo, ma credo che sia troppo gentile in pista. La gente deve guardarlo in modo diverso. Si pensa a Russell come a un ragazzo gentile e questa non è la reputazione che vuole", ha spiegato Montoya in una conversazione con CasinoApps.
L'ex pilota della Williams e della McLaren pensa che la dinamica tra Russell e il suo nuovo compagno di squadra Andrea Kimi Antonelli potrebbe cambiare rapidamente. "L'amicizia tra George Russell e Kimi Antonelli sarà molto amichevole all'inizio, ma se Antonelli dovesse partire velocemente, questa amicizia potrebbe deteriorarsi rapidamente. Ma Russell inizierà come pilota dominante tra i due".
Montoya ammette: "Per Antonelli sarà difficile"
Tuttavia, il 49enne colombiano non pensa che il 18enne esordiente avrà vita facile nella sua stagione di debutto. "Sarà difficile per Kimi Antonelli essere all'altezza della fama. Sarà davvero difficile. Ha abbastanza velocità per essere davvero molto bravo, ma con la velocità gli incidenti possono accadere. Si dice sempre che abbia avuto molti incidenti con le vecchie auto", osserva.
"Penso che si stia impegnando al massimo e che se Kimi riuscirà a controllare le sue emozioni, capendo che potrebbe volerci del tempo per ottenere dei risultati, andrà tutto bene. Se vuole correre e battere tutti, la cosa può ritorcersi contro di lui molto rapidamente. Se qualcuno riesce a tirarlo per le redini e a tenerlo a bada - 'rallenta, tigre' - avrà un momento in cui non dovrà mettersi in situazioni spiacevoli" conclude Montoya.
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