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Brown si unisce alla discussione sulle parolacce: "Penso che sia inappropriato".
Come molti team principal, anche Zak Brown, CEO di McLaren, ha le sue opinioni su come gestire le parolacce in Formula 1. In vista della stagione 2025, la FIA ha rilasciato nuove regole sulle punizioni per le parolacce e quindi la conversazione su questo argomento controverso si è riaccesa.
Brown concorda in parte con la FIA sulle parolacce
Nel corso del podcast James Allen on F1 , Brown ha dichiarato: "Sono d'accordo con le regole contro le parolacce in alcune circostanze, cioè in una conferenza stampa in cui tutto è abbastanza tranquillo, non ci sono emozioni, non c'è motivo di imprecare", e ha continuato: "Penso che sia inappropriato e dovremmo dare il buon esempio".
In sport intensi come la Formula 1, le emozioni si accumulano e possono diventare molto accese. Brown sottolinea che in altri sport si impreca ancora, ma con la differenza che non si indossa un microfono. "Penso che quando si indossa il casco e si è nel vivo della battaglia, immagino che su un campo da calcio o da baseball, ci siano molte cose che non sentiamo perché non sono microfonati".
Brown: "Non ci si può aspettare questo dai piloti di F1"
Ma su chi pensa che debba ricadere la colpa? Dice: "Abbiamo il potere di premere il pulsante del ritardo o di cancellare la trasmissione. Puoi controllare se il filmato viene trasmesso in TV o meno semplicemente premendo il pulsante di cancellazione".
"Penso che mostrare le emozioni, la passione e l'intensità sia positivo. Un po' va bene, ma nello studio di produzione abbiamo il potere di premere il pulsante di pausa", afferma Brown, secondo il quale questo sarebbe un buon modo di gestire la situazione. Il team di produzione deve essere il punto di arrivo, non i piloti. "Penso che sia questo il modo di risolvere la questione. Sarebbe irrealistico dire che non si può imprecare quando si indossa il casco".
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