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Brown si è informato con il management di Verstappen sulle possibilità".
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Secondo quanto riportato da De Telegraaf, l'amministratore delegato della McLaren Zak Brown avrebbe chiesto informazioni al management di Max Verstappen in merito al contratto dell'olandese. Recentemente è stato annunciato che Oscar Piastri ha firmato un prolungamento del contratto con la squadra di Woking. Brown avrebbe valutato le sue opzioni prima di concludere l'accordo.
Zak Brown avrebbe preso contatto con il team di Max Verstappen qualche tempo fa, dove si è discusso della possibilità di ingaggiare il campione del mondo in carica nella squadra britannica. L'amministratore delegato ha confermato al giornale che si è trattato solo di una "singola chiamata" con l'obiettivo di esplorare il mercato.
In vista del Gran Premio di casa a Melbourne, è stato inoltre annunciato che Oscar Piastri ha firmato un contratto pluriennale, estendendo il suo accordo di altre tre stagioni. L'accordo precedente dell'australiano lo avrebbe tenuto in squadra fino al 2026. Anche Lando Norris ha firmato un contratto pluriennale, a quanto pare fino al 2028, quindi non si libererà presto un posto a Woking.
Anche Verstappen ha un contratto fino alla stagione del 28, ma diverse clausole di rendimento permetterebbero all'olandese di andarsene prima. Queste clausole sono spesso citate nelle voci che circolano su Verstappen e anche Toto Wolff vi ha fatto riferimento quando ha parlato di attirare il pilota.
Verstappen non andrà alla Mercedes e alla McLaren
Il CEO e team principal della Mercedes ha dichiarato giovedì che non sta più flirtando con Max Verstappen, affermando di avere un buon rapporto con entrambi i suoi piloti, George Russell e Andrea Kimi Antonelli. Tuttavia, né il britannico né l'italiano hanno firmato un accordo a lungo termine, poiché il loro contratto scade alla fine della stagione, quindi la porta non è completamente chiusa per l'arrivo del quattro volte campione. Tuttavia, dopo l'annuncio di Piastri, questa porta è ormai chiusa alla McLaren.
Questo articolo è stato scritto in collaborazione con Tim Kraaij
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