Jean Todt ha sperimentato da vicino nella sua vita quanto sia difficile a volte apportare cambiamenti in
Formula 1. L'ex presidente della
FIA afferma in un'intervista a
La Gazzetta dello Sport la fatica che ci è voluta, ad esempio, per introdurre l'halo.
A causa dei numerosi incidenti mortali che si sono verificati in passato, la FIA sta lavorando da anni per rendere più sicura la
Formula 1. Nel farlo, ha deciso, tra le altre cose, di rendere obbligatorio l'halo a partire dalla stagione 2019. Questa parte in titanio ha dimostrato più volte negli ultimi anni la sua importanza.
"Non è sempre facile, perché la gente è riluttante ai cambiamenti", ha detto Todt a proposito delle proposte di miglioramento. "Gli episodi che mi hanno fatto pensare all'halo sono stati quello che ha coinvolto (Felipe, ndr) Massa a Budapest e quello in cui ha perso la vita il figlio di (John, ndr) Surtees".
"La gente non lo voleva, l'halo. Io ho chiesto agli ingegneri: 'Questa cosa salva la vita ai piloti?' 'Sì', mi hanno risposto. E allora l'ho imposto. L'unica cosa che possiamo dire è che abbiamo perso un po' di tempo in merito".
Todt ha fiducia in Leclerc
Todt, che è anche ex team manager della
Ferrari, continua a tenere d'occhio le prestazioni della scuderia italiana. Secondo il francese,
Charles Leclerc ha tutte le carte in regola per avere successo nei prossimi anni, ma la squadra deve essere paziente con il pilota.