La Red Bull non ha previsto la vittoria di Verstappen: "Le simulazioni indicavano la P3".

"Partire dalla P10 non era una cosa che ci aspettavamo", ha ammesso candidamente Schmitz a Sky Sports. Partendo dalla quinta posizione in griglia, Verstappen e gli strateghi della Red Bull hanno dovuto affrontare una sfida difficile. "Pensavo che saremmo saliti sul podio, P3 e P4 era la cosa migliore dopo la simulazione".

Alla fine, Verstappen è riuscito a tagliare il traguardo per primo, grazie a una strategia intelligente. "È stato estremamente emozionante. Solo alla fine della gara ho pensato 'potremmo vincere'. La sensazione è stata ancora più dolce da quando siamo partiti", ha detto Schmitz, che non ha permesso a Verstappen di partire con la gomma dura all'Hungaroring. "Per me, una delle strategie classiche da fare è partire con la gomma dura e andare molto più a lungo. Soprattutto perché in Ungheria i sorpassi sono difficili. Questo era il nostro piano". Alla fine, però, sono state le soft.

Il perché di questa scelta è una grande domanda. "Avevamo anche parlato prima della gara del fatto che se le condizioni fossero state umide e fresche, avremmo potuto prendere in considerazione le gomme morbide come alternativa perché avrebbero potuto essere migliori in quelle condizioni. Durante i giri di avvicinamento alla griglia di partenza, entrambi i piloti hanno detto di non avere quasi nessuna aderenza nonostante avessero già montato le gomme morbide. Gli ingegneri di gara hanno detto che non pensiamo che le dure siano una buona idea".

Ne è seguita una lunga discussione a cui ha partecipato anche il capo del team Christian Horner. Insieme hanno deciso di optare per le soft. Anche il fatto che ci fosse pioggia vicino alla pista ha giocato un ruolo importante. Se ci fosse stata la pioggia, Verstappen e Perez non avrebbero avuto alcuna aderenza con le gomme dure.