Un'altra grande giornata per Max Verstappen, un'altra domenica da dimenticare per le Ferrari. Nel 2023 la storia è sempre quella. Mentre l'olandese allunga il suo già immenso vantaggio nel campionato mondiale, dietro le inseguitrici si alternano e si sfidano. Tuttavia, la Ferrari non è mai tra queste, ma sempre qualche posizione indietro. Nel frattempo, la McLaren ha recuperato terreno e l'Aston Martin lo ha definitivamente perso, con una Mercedes che regge, nonostante la pessima partenza di Hamilton.
Il quotidiano rosa si concentra proprio su di lui, quel Max Verstappen proiettato verso il terzo mondiale consecutivo. Con il ritmo di vittorie che sta portando avanti, non è impossibile per lui conquistare il mondiale a diverse gare dalla fine, eguagliando il più grande di tutti: Michael Schumacher. "Siamo appena a metà campionato, mancano ancora 11 tappe, e di questo passo l’olandese può vincere il terzo titolo iridato ben prima della conclusione. Può eguagliare il primato di Schumacher, che nel 2002 con la Ferrari chiuse i conti a Magny Cours, con 6 gare di anticipo. Addirittura batterlo, se Perez commetterà altri passi falsi in qualifica o in gara".
Se il campionato 2022 di Max ci sembrava impressionante, come definire quello 2023? "Quest’anno la sua marcia da rullo compressore è persino più impressionante, al pari di quella della sua astronave a quattro ruote, che è arrivata a 11 successi consecutivi come la McLaren 1988 di Ayrton Senna e Alain Prost (12 se si considera anche l’ultima gara di Abu Dhabi 2022). Ha guadagnato una media di dieci punti a domenica su Perez".
Dopo Max, il nulla. Su questo si concentra Autosprint, che titola "È la F1 più pallosa nella storia dell'umanità", ed è difficile dare loro torto. Nove vittorie per max Verstappen nel 2023, due per Perez: un dominio senza precedenti per la Red Bull. Tuttavia, non è questo il problema: "Perché il dominio o lo stradominio in sé di qualcuno non è mai il male, ma, al contrario, il più delle volte un meritocratico e legittimo verdetto, tutto da rispettare. Anzi, per me chi domina e impera è sacro. Altroché".
Mario Donnini continua così: "Questa è la F1 più pallosa nella storia dell’umanità non perché vince sempre lo stesso, ma visto che i rivali non sono messi in condizione di difendersi. Anzi, restano inchiodati per regolamento e decreto, del tutto inermi, a prendere botte, schiaffi e simbolici sputi, sino alla fine dei tempi. Anche perché mai come oggi s’era assistito e si assiste a una F1 che vieta test, calmiera implacabilmente il numero degli sviluppi e di fatto sega col budget cap ogni possibilità di corposo investimento riparatorio".
Ha dunque ragione Hamilton quando dice che bisogna impedire alla Red Bull di accumulare troppo margine nei confronti degli altri?
Concludiamo questa rassegna stampa con le pagelle di Turrini, il regolare appuntamento del lunedì post Gran Premio. Il giornalista assegna un 10 a Verstappen ("Ha vinto guardando sullo schermo dell’abitacolo la diretta Tv dell’ultima tappa del Tour") e un 9 a Norris ("Sarà lui a riportare presto al successo la McLaren guidata dall’italiano Stella"). Continua il suo rapporto di amore e odio con Stroll ("6. Meno imbarazzante del solito") e le sue lodi nei confronti di Albon ("6,5. Mai dimenticare, al solito, che guida una Williams"). Infine, da segnalare il 4 a Zhou ("Grande al sabato, ma allo Start gioca a bowling") e il 5 a Magnussen ("Eccitante come un piatto di spaghetti senza sale").