Herbert non capisce le lamentele dei piloti: "Basta non andare lì".
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I limiti della pista sono spesso argomento di conversazione in Formula 1, ma soprattutto dopo il Gran Premio d'Austria si è sollevato un polverone. Molti piloti non sono stati contenti delle regole severe del Red Bull Ring, ma Johnny Herbert non è d'accordo.
Durante la gara in Austria sono state registrate 43 infrazioni e diversi piloti hanno ricevuto una penalità di cinque secondi per aver violato ripetutamente i limiti della pista. Secondo l'ex pilota di Formula 1 Herbert, è giusto che ci siano controlli severi.
"I piloti si lamentano tutti di quanto sia difficile da valutare. Fosse la linea bianca un metro più larga direbbero lo stesso. Se esci dal circuito, ci deve essere una conseguenza - a patto che sia coerente", scrive nella sua rubrica per Rivista Motorsport.
I piloti devono assumersi la responsabilità
Sergio Perez ha ricevuto una pesante penalità in griglia per la gara sprint, poiché aveva superato i limiti della pista nelle qualifiche. Ciò è avvenuto in Q2, ma la FIA non si è accorta subito dell'infrazione. Di conseguenza, il messicano è passato alla Q3, ma è stato penalizzato dopo la sessione. Secondo Herbert, i piloti sanno di rischiare una pesante sanzione se provano a fare queste cose.
"Anche ai miei tempi ricordo che si provavano queste cose, poi Charlie Whiting ti diceva che non dovevi tagliare la curva in quel punto - e non lo facevi più! Sapevi che ti avrebbe penalizzato. Oggi, se mettono un cordolo a salsicciotto i piloti si lamentano e dicono che danneggerà l'auto. Ma in questo caso basta non finirci sopra. Se mettessero un muro, non supereresti la linea bianca", conclude Herbert.