La Ferrari non ha accolto la richiesta di Leclerc: "Era troppo rischioso".
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Il team principal della Ferrari Mattia Binotto ha spiegato perché la squadra non ha accettato la richiesta di Charles Leclerc di scambiare il suo posto con Carlos Sainz. Binotto, che non era presente alla gara in prima persona, ha spiegato a FormulaPassion che lo scambio comportava troppi rischi.
Nella lotta per il secondo posto, Sergio Perez e Leclerc sono ora esattamente alla pari. Entrambi i piloti, quindi, hanno chiesto alle loro squadre di spingerli più avanti in modo da ottenere il maggior numero di punti possibile al Gran Premio del Brasile. Ma mentre la Red Bull ha dato loro istruzioni in tal senso, la Ferrari ha scelto deliberatamente di tenere Leclerc dietro a Sainz.
Verso la fine della gara, la Ferrari si è trovata in una posizione difficile. Se da un lato era meglio che Leclerc avanzasse, dall'altro non era una manovra affatto priva di rischi, spiega Binotto. Fernando Alonso era a solo un secondo e mezzo dal monegasco, con Max Verstappen dietro di lui che stava recuperando velocemente. Quindi, se la manovra di cambio non fosse stata eseguita alla perfezione, era possibile che sia Alonso che Verstappen potessero passare entrambi i piloti Ferrari contemporaneamente.
Un errore della FIA crea confusione alla Ferrari
C'è stata anche una situazione a parte con la safety car. Come di consueto, è stata data la possibilità ai piloti in ritardo di sdoppiarsi, ma la FIA non aveva dato l'ordine a Yuki Tsunoda. Sainz ha superato Tsunoda sotto la safety car e questo ha aggiunto un altro rischio per la squadra, ha spiegato Binotto.
"Sapevamo di essere sotto investigazione per quanto accaduto in regime di Safety Car con Tsunoda. In quell’occasione avevamo ricevuto il via libera dalla direzione gara, perciò eravamo abbastanza tranquilli, ma senza avere ancora ricevuto un verdetto definitivo sull’argomento sarebbe stato rischioso invertire le posizioni, perché una penalità di cinque secondi ad esempio avrebbe potuto far sì che Carlos perdesse più di una posizione. Perciò, per il campionato costruttori era meglio mantenere le posizioni che i ragazzi avevano maturato in pista".
Binotto non può fare a meno di punzecchiare la Red Bull, dove c'è stata molta più confusione su un possibile cambio di posizione. "Sainz era pronto e disponibile a invertire le posizioni se serviva. Decisamente più interessante invece è quanto accaduto in casa Red Bull".