Ecco gli aggiornamenti che i team di F1 porteranno in Ungheria

La Red Bull migliora l'affidabilità

La maggior parte degli aggiornamenti apportati dalla scuderia austriaca riguarda l'affidabilità della vettura. Sia sull'anteriore che sul posteriore, le uscite dei tubi dei freni sono state allargate. Inoltre, l'ingresso del sidepod è stato modificato per aumentare ulteriormente il rapporto d'aspetto. L'ultimo aggiornamento relativo all'affidabilità riguarda la copertura del motore. Dalla presa d'aria è stato realizzato un sidepod più ampio che si estende fino alle canne anteriori della sospensione posteriore.

Infine, Red Bull ha incluso un aggiornamento che dovrebbe avere un impatto sulle prestazioni dell'auto. Il fondo dell'auto è stato modificato per adattarsi al meglio al nuovo sidepod della RB19.

Ferrari, Mercedes e Aston Martin apportano aggiornamenti specifici

Anche la Ferrari ha apportato un aggiornamento. In particolare, ha costruito un'ala anteriore specifica per l'Hungaroring. L'ala anteriore presenta un flap riprofilato e l'aggiunta di un gurney a tutta altezza.

Anche la Mercedes ha apportato alcuni aggiornamenti. Due sono permanenti, ovvero gli aggiornamenti alla piastra dell'ala anteriore e alle sospensioni anteriori, mentre un aggiornamento è stato realizzato appositamente per l'Hungaroring, ovvero l'ala posteriore.

Anche Aston Martin ha portato con sé un aggiornamento specifico per l'Hungaroring questo fine settimana. Non si tratta di un aggiornamento come quello della Ferrari o della Mercedes sull'ala, ma piuttosto sul cofano motore.

AlphaTauri con quattro aggiornamenti

Come la Ferrari, anche Alpine ha portato un'ala anteriore diversa, pensata appositamente per il circuito dove la velocità in curva è importante. Inoltre, Haas presenta un altro aggiornamento della carrozzeria, mentre AlphaTauri si presenta con ben quattro aggiornamenti per le prestazioni. Uno per l'ala anteriore, uno per il naso dell'ala anteriore, uno per la carrozzeria e infine un altro aggiornamento per l'ala posteriore. Daniel Ricciardo, al suo ritorno, salirà quindi su un'auto per molti versi diversa da quella del suo predecessore Nyck de Vries.