Bernie Ecclestone ammette l'evasione fiscale
Bernie Ecclestone, l'ex boss della Formula 1, ha ammesso di essere colpevole di evasione fiscale. Il caso riguarda un trust di Singapore con un patrimonio gestito di 400 milioni di sterline (462 milioni di euro).
Il miliardario britannico ha omesso di dichiarare questi beni alle autorità fiscali britanniche, come riporta la BBC. Ecclestone ha ammesso personalmente la frode quando oggi è dovuto comparire alla Southwark Crown Court di Londra. Ecclestone ha detto: "Mi dichiaro colpevole". Questa dichiarazione è una formalità legale. Con questa dichiarazione, Ecclestone evita il processo pubblico previsto per il mese prossimo. Tuttavia, questo non dice nulla su una possibile punizione per Bernie.
Indagine globale
Ecclestone è stato accusato a seguito di un'indagine fiscale condotta dall'ispettorato fiscale britannico HM Revenues and Customs (HMRC), che ha dichiarato che l'indagine era "complessa e di portata mondiale". I procuratori hanno detto che Bernie ha dichiarato alle autorità fiscali "solo un singolo trust", un trust istituito per conto della figlia. Egli avrebbe negato alle autorità fiscali di essere stato coinvolto in altri trust. Ma ciò si è rivelato non vero. Dopo che Ecclestone si è dichiarato colpevole in tribunale, il procuratore Richard Wright ha dichiarato che l'indagato, Bernie, ha consapevolmente fornito una risposta "non veritiera o fuorviante" all'HMRC quando ha detto di non avere altri trust al di fuori del Regno Unito.
Bernie deve pagare
Wright non ha fatto giri di parole: "Il signor Ecclestone non era del tutto chiaro su come fosse strutturata la proprietà dei conti in questione. Il signor Ecclestone riconosce di aver sbagliato a rispondere alle domande che ha fatto perché correva il rischio che l'HMRC non continuasse a indagare sui suoi affari". Ecclestone non la farà franca e, secondo il procuratore, deve ancora pagare le tasse sul trust a Singapore: "Lui [Eccestone] ora accetta che alcune tasse sono dovute in relazione a queste questioni".