Gli organizzatori del GP del Messico lanciano un appello: "Siate rispettosi con Verstappen".

Dopo il Gran Premio degli Stati Uniti, quando Max Verstappen è salito sul podio sono partiti dei forti fischi. La situazione non è migliorata durante l'inno nazionale olandese, quando è stato cantato a gran voce "Checo, Checo". Verstappen si è arrabbiato, ma gli organizzatori in Messico stanno facendo tutto il possibile per evitarlo.

Appello per proteggere Verstappen e la Red Bull

"Sulla base di quanto abbiamo visto in diverse gare negli ultimi anni, abbiamo creato la campagna #racepect. Non si tratta di un messaggio ai messicani o ai tifosi messicani, ma semplicemente di un appello perché abbiamo assistito a dichiarazioni e atteggiamenti spiacevoli negli ultimi anni e durante il campionato in corso", ha dichiarato a Esto Rodrigo Sanchez, direttore marketing e pubbliche relazioni del GP del Messico.

"Penso che se i piloti non si comportano così in pista, allora noi, che non siamo in macchina, dovremmo prendere esempio da loro e non mostrare certi comportamenti. Essere un esempio che la F1 può vivere con molta passione ma anche con rispetto e che può andare molto bene insieme. Il Messico dovrebbe essere un paese sicuro, dove tutti i fan di tutto il mondo sono accolti a braccia aperte", ha concluso Sanchez.

Curiosamente, è il quotidiano messicano Esto che, nel pezzo stesso, tira fuori altri argomenti per riaccendere il fuoco. Secondo il giornale, la faida tra Perez e Verstappen sarebbe nata dal fatto che l'olandese è stato strategicamente favorito dalla Red Bull Racing nel 2022 e il Gran Premio del Brasile del 2022 viene ancora una volta tirato in ballo come esempio del deterioramento del rapporto.