Horner realista: "Non ci aspettavamo di sfidare la Ferrari".
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Pista diversa, stessa storia: alla Red Bull Racing, Max Verstappen è stato il migliore dei due piloti, mentre Sergio Perez non è riuscito a entrare in Q3 per la nona volta in questa stagione. Christian Horner, capo del team Red Bull, è stato (di nuovo) clemente con il messicano.
A Sky Sports, Horner afferma che il momento in cui Perez ha fatto il suo secondo giro veloce in Q2 lo ha ucciso. "È andato un po' prima. Abbiamo usato solo tre set di gomme in qualifica e per evitare di rimanere intrappolato nel traffico dell'ultimo giro, ha fatto il giro un po' prima e gli mancava solo un decimo", ha detto Horner.
Verstappen beneficia della penalità di Sainz
Dal canto suo, Max Verstappen ha visto sfumare la pole. Il campione del mondo si è qualificato terzo, ma partirà dalla seconda posizione sabato sera ora locale. Beneficia della penalità in griglia di Carlos Sainz. Anche Charles Leclerc, compagno di squadra di Sainz alla Ferrari, è stato più veloce di Verstappen. E questo era prevedibile, ha confessato Horner dopo le qualifiche.
"Non proprio", ha detto il boss del team quando gli è stato chiesto se la Red Bull si aspettava di attaccare la Ferrari. "Non proprio. Voglio dire, ieri la Ferrari è stata molto veloce sul giro, ma credo che le caratteristiche della loro auto abbiano fatto lavorare di più le gomme. Ce lo aspettavamo, a dire il vero, quindi complimenti a Charles e domani sarà una gara interessante".
Max Verstappen è un maestro nella gestione degli pneumatici. Nelle gare precedenti, dopo una fase iniziale relativamente controllata, ha dimostrato di poter prendere velocità dopo pochi giri, portare i pneumatici alla giusta temperatura e poi prendere il largo. Che succeda lo stesso a Las Vegas, dove il clima è particolarmente freddo per una vettura di F1? "Penso che qui sarà diverso, ma è una pista su cui si può sicuramente sorpassare, per cui sarà interessante", afferma Horner.
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