La McLaren criticata per la mancanza di rischio: "Lancia i dadi e scommetti".

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La McLaren viene criticata per non essere coraggiosa
12 agosto A 08:00
Ultimo aggiornamento 12 agosto A 10:52

    Per la prima volta dal 2010, quando al timone c'erano Lewis Hamilton e Jenson Button, la McLaren è in lotta per il Campionato del Mondo Costruttori e ha poche possibilità di fare pressione su Max Verstappen nella classifica piloti. Karun Chandhok ha visto la squadra fare passi da gigante, ma ha messo in luce una debolezza fondamentale: l'apparente mancanza di interesse a essere più audaci e a correre più rischi.

    Il distacco è ora di 42 punti, un deficit che può essere annullato in un solo weekend di Gran Premio. Tutto può accadere con 10 Gran Premi rimanenti (tre dei quali presentano anche la Sprint). Una forte argomentazione suggerisce che la differenza dovrebbe essere molto minore, se non addirittura ribaltata. La McLaren avrebbe potuto vincere più gare, come in Canada, Spagna e Austria.

    In quale settore la McLaren deve migliorare?

    "I piloti hanno davvero alzato il tiro. La squadra, dal punto di vista tecnico, in termini di progettazione e sviluppo dell'auto, ha migliorato notevolmente il proprio livello. Ora credo che dal punto di vista operativo, in pista, ci sia bisogno di un ulteriore passo avanti per eguagliare quanto fatto dalla Red Bull", ha detto Chandhok al podcast The Fast and The Curious.

    "Credo che la filosofia sia quella di quanto si voglia essere coraggiosi e audaci, di quanto si voglia rischiare. E in una giornata in cui Max non vincerà, la possibilità di vincere il campionato è data dal fare qualcosa di diverso, dal lanciare i dadi e dal rischiare. Se non va bene, non va bene, ma se sei lì, allora devi provare a fare qualcosa".

    Chandhok ha poi sottolineato come George Russell abbia optato per qualcosa di diverso nel Gran Premio del Belgio. Il pilota britannico ha detto al suo team di pensare alla strategia one-stop, che gli ha permesso di tagliare il traguardo in prima posizione. La sua auto Mercedes è stata poi squalificata dal Gran Premio.