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Verstappen sugli ordini di scuderia della McLaren: "Piastri non se lo merita".
Max Verstappen si è messo nei panni di Oscar Piastri alla McLaren e ha dichiarato che non accetterebbe mai di fare da secondo piano per aiutare Lando Norris nel Campionato del Mondo di Formula 1 del 2024. L'olandese ritiene che Piastri sia troppo bravo per svolgere un ruolo di supporto.
La McLaren sta lottando per vincere entrambi i Campionati del Mondo di Formula 1. Attualmente è in testa al Campionato Costruttori ed è favorita per battere la Red Bull Racing. Tuttavia, Norris ha un gap di 52 punti da colmare nei confronti di Verstappen nel Campionato Piloti a soli sei Gran Premi e tre gare sprint dalla fine.
In alcune situazioni, il team vorrebbe chiedere a Piastri di supportare Norris in modo che possa ottenere il maggior numero di punti possibile. Verstappen non lo accetterebbe se fosse al posto dell'australiano.
Verstappen si aspetta ordini di scuderia dalla McLaren?
Secondo il pilota della Red Bull, Piastri non è un secondo pilota: "Per me non è assolutamente [un pilota numero due] e se fossi in lui non lo accetterei mai". Essendo tre volte campione del mondo e uno dei piloti di maggior successo nella storia della F1, per Verstappen sarà più facile dirlo rispetto a chi è relativamente nuovo in questo sport come Piastri. Il 23enne è solo alla sua seconda stagione.
Tuttavia, Verstappen ha già dimostrato di non lasciar passare i suoi compagni di squadra. A Singapore, nel 2015, si è sentito un chiaro "No!" quando a Verstappen è stato chiesto di aiutare Carlos Sainz.
Verstappen si rende conto che per Piastri è più difficile essere altrettanto affermativo. "Ma è un grande pilota di F1 che non si merita di rinunciare a vittorie e posizioni e di fare da secondo perché gli viene chiesto di farlo", ha detto Verstappen.
Anche se la McLaren ha dichiarato che non eseguirà gli ordini di scuderia quando si tratta di vincere, potrebbe essere che Piastri debba rinunciare al secondo posto se Norris è dietro di lui. Verstappen la pensa diversamente: "Se non c'è nulla nel tuo contratto, allora non devi necessariamente rispettarlo".
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