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Susie Wolff sulla F1 Academy che concorda con Max Verstappen Donne in F1

Susie Wolff vede la F1 pronta per le donne pilota: "Deve essere credibile e reale".

30 dicembre 2024 A 15:00
  • GPblog.com

L'amministratore delegato di F1 Academy, Susie Wolff, vede il cambiamento positivo in termini di aumento delle opportunità per le donne nel mondo del motorsport. Per quanto riguarda una questione, l'ex pilota è d'accordo con Max Verstappen.

Susie Wolff ritiene che, sebbene sia difficile misurare il successo di F1 Academy, può già vedere l'effetto che ha sulle giovani generazioni. "Il motorsport è un ambito che ci insegna a pretendere sempre dati certi per dire se qualcosa sta andando o meno nella giusta direzione. A volte però non si hanno risultati assoluti. E quello che ho, al momento, sono dei segnali: a dicembre abbiamo fatto una gara di kart ad Abu Dhabi, la Champions of the Future, e l’affluenza delle ragazze alla guida è stata del 25%, la più alta di sempre. Quando gli addetti ai lavori dei kart vedono questi numeri parlano di “effetto F1 Academy”, riferendosi all’impatto che sta avendo sulle bambine e sul loro interesse nell’automobilismo", ha spiegato a La Gazzetta dello Sport.

La britannica è anche d'accordo con Max Verstappen sul fatto che le ragazze dovrebbero competere con i ragazzi nel loro percorso verso la F1. Secondo Wolff, F1 Academy esiste per un motivo diverso, non per proteggere i giovani talenti. "In questo sport si gareggia contro gli uomini, non vogliamo il contrario. Con una categoria femminile stiamo creando un ambiente fittizio in cui diamo alle ragazze tempo e possibilità per farci vedere di che cosa sono in grado. Non siamo qui per costruire uno sport la cui ambizione è quella di relegare le donne e neanche per dare una possibilità a tutte le giovani. Bisogna essere le più brave, altrimenti non si va avanti", ha continuato.

Una donna pilota potrebbe arrivare in F1?

In precedenza, dal 2018 al 2021, Wolff è stata la team principal di Venturi Racing in Formula E. Tuttavia, finora, non ha potuto nominare una donna pilota per la sua squadra. "Perché alla fine nessuno ti dà punti per aver messo una donna in macchina, si trattava di avere le migliori prestazioni e nessuna in quel momento poteva darmi i risultati che cercavo. L’obiettivo è scovare questi talenti e farli crescere".

Wolff ritiene che se una donna arriva in gara, deve essere solo per merito, piuttosto che per qualcuno che cerca di trarre vantaggio dalla situazione in termini di marketing. "La storia da sola non basta, serve una pilota abbastanza brava per sostenere la propria presenza in F.1 e credo che questo sia l’approccio giusto da avere. Non si tratta solo di un’idea di marketing: “Mettiamo una ragazza in macchina per far parlare di noi”. Deve essere qualcosa di credibile e reale".


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