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Lawson duro con il 'buon amico' Tsunoda: "Ha fatto il suo tempo"
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Liam Lawson ha dichiarato di non essere dispiaciuto per Yuki Tsunoda, affermando che è "il mio momento" mentre il suo ex compagno di squadra ha "avuto la sua occasione" di prendere il secondo sedile alla Red Bull Racing.
Lawson ha ottenuto il secondo posto nella scuderia austriaca dopo soli 11 Gran Premi, sostituendo l'uscente Sergio Perez dopo la stagione 2024. Molti pensavano che il suo compagno di squadra alla Racing Bulls, Yuki Tsunoda, sarebbe stato il sostituto ideale, ma il neozelandese ha ricevuto l'offerta prima del pilota giapponese.
A Lawson è stato chiesto se si sente dispiaciuto per Yuki Tsunoda e, parlando al The Telegraph, il 23enne ha risposto: "Onestamente? No". I due si conoscono da molto tempo: entrambi hanno fatto parte del Red Bull Junior Team per diverso tempo e hanno gareggiato l'uno contro l'altro in diverse classi superiori. Ma in F1 non ci si può dispiacere per nessuno.
Lawson non è dispiaciuto per Tsunoda
"Non si può in questo sport, e comunque se guardo indietro nella nostra carriera, ero compagno di squadra con lui in F3 e l'ho battuto. In Euro Formula, ero suo compagno di squadra in Nuova Zelanda e l'ho battuto. E poi in F1, la scorsa stagione, penso che onestamente, se guardo a tutte le volte che è stato promosso al posto mio nei primi anni, allora no. Ha fatto il suo tempo. Ora è il mio momento", ha continuato Lawson.
Tuttavia, il neozelandese sta faticando a sfruttare al meglio il suo tempo come pilota della Red Bull. In Australia è uscito dalla Q1 e poi è caduto in gara il giorno dopo. Nelle qualifiche sprint in Cina, Lawson, ancora una volta, non è riuscito a uscire dalla prima sessione di qualifiche, finendo ultimo. D'altro canto, Tsunoda è riuscito a entrare nell'ultima sessione di qualifiche in entrambe le qualifiche per conto della Racing Bulls.
A questo proposito, la pressione è su Liam Lawson all'inizio della stagione. Il neozelandese ha avuto a disposizione da Helmut Marko dalle tre alle cinque gare per impressionare, quindi ora sta a lui dare una svolta in tempi brevi. Altrimenti, la leadership della Red Bull potrebbe essere ancora una volta spietata.
Questo articolo è stato scritto in collaborazione con Tim Kraaij
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