Lando Norris è felice di prolungare il suo contratto con la
McLaren, la cui data di scadenza non è ancora nota. Parlando con
Sky Sports, il classe '99 ha parlato del prolungamento del suo contratto e del motivo per cui non ha aspettato un sedile della Red Bull.
Nella splendida sede che la
McLaren ha costruito a Woking, ci si chiede se Lando si sia guardato in giro, ad altre squadre. Il britannico ha risposto in maniera confortante:
"Voglio dire, ci sono sempre delle discussioni ogni tanto. Non ho intenzione di mentire e dire di no, sai. Ci sono sempre delle piccole discussioni e si parla con le persone per capire che aria tira. Non sono mai andato oltre". Norris aveva ancora due anni di contratto, ma ha scelto di prolungarlo comunque. Perché? "
Ci sono sempre state voci, scritte in giro e sui media. Non è la cosa migliore per tutti qui in fabbrica. Se stai lavorando alla realizzazione di un pezzo che verrà montato sulla mia auto e vedi 'Norris ha parlato con questo o quell'altro', probabilmente non è la cosa migliore da vedere. Quindi, per il bene della squadra. Credo sia questo il motivo per cui abbiamo voluto farlo ora. Per mettere a tacere queste voci".Perché non la Red Bull?
Si è parlato molto di un posto nel team
Red Bull Racing. Ma Lando non pensa di dover guidare nel miglior team per vincere gare e premi:
"Penso che ci siano state abbastanza gare in cui, considerando che stiamo parlando dell'auto più competitiva e di successo nella storia della Formula 1 nell'arco di una stagione, e penso che si debba includere anche il pilota, il nostro risultato non è stato pessimo. Quanto ci siamo avvicinati in certi punti rispetto a dove abbiamo iniziato la stagione. Penso che sia stato davvero impressionante, sai? Passare da essere fuori dai punti in ogni singola gara a essere probabilmente la squadra più vicina in media all'auto di maggior successo che sia mai stata in Formula 1". Questo è stato il momento in cui Lando ha deciso di firmare:
"Credo che questo abbia dimostrato a me e a tutti qui in McLaren che abbiamo le carte in regola per sfidarli e quindi voglio fare la mia parte, scrivere la mia storia con la McLaren".