Dopo un intenso weekend sprint in Austria è ancora una volta Max Verstappen ad avere la meglio, riuscendo ad umiliare addirittura gli avversari concedendosi un pit stop per ottenere il giro veloce. Dietro di lui un ottimo Charles Leclerc, che ottiene il secondo podio della stagione per la Scuderia. Andiamo a scoprire come hanno reagito i media italiani al Gran Premio d'Austria.
"Solo un meteorite potrebbe fermare l'olandese". Già con questa frase si potrebbe riassumere non solo l'ultimo weekend, ma tutto il 2023 dell'olandese. "Si è pure fermato a due giri dalla fine per mettere le soft e andarsi a prendere il punto del giro più veloce della gara!". Il quotidiano rosa riconosce tutta la supremazia del campione del mondo in carica, definendolo "Eccezionale, un pilota che con in mano questa Red Bull fa letteralmente quello che gli pare".
Oltre a riconoscere il dominio di Verstappen ("Se guardi l’ultimo anno e mezzo di Max, non ha sbagliato un colpo. Io non ricordo un pilota con questa perfezione", dice Marc Gené), Sky Sport dedica molto tempo all'ottimo weekend della Ferrari, che secondo Mara Sangiorgio è "Fuori dal tunnel, di gare opache e a litigare con una monoposto lunatica difficile da far funzionare sempre ma soprattutto in gara". "La Ferrari in Austria ha battuto un colpo importante e lo ha fatto con entrambi i piloti. Il monegasco ne aveva bisogno per scrollarsi di dosso le cattive sensazioni della guida sul bagnato di sabato e non solo", continua la giornalista nel suo editoriale.
Nella domenica austriaca, la Rossa ha conquistato il suo 800esimo podio della storia, un risultato degno di nota. A Silverstone, cercherà di ottenere il podio numero 801: "La strada intrapresa sembra quella giusta, per ridare smalto a una monoposto nata sicuramente con il piede sbagliato ma anche a un gruppo che si sta assestando su nuovi equilibri. A Silverstone, tra pochi giorni, la Ferrari ci va con la consapevolezza che sarà un’altra pista da esame ma con cuore e testa più leggeri. Potendo, lentamente, alzare anche l’asticella degli obiettivi".
Il commento di Mario Donnini è tutto dedicato all'ennesima figuraccia della FIA, dopo aver ribaltato i risultati finali del Gran Premio a caua dei track limits: "Ci avete fatto caso? Non bastasse la pallosità dei Gran Premi stradominati da un solo pilota e da una sola monoposto, leggi Verstappen e la Red Bull RB19, vincitori in pectore dei due mondiali dai primi centimetri della stagione, adesso a rendere le cose ancor più insoportabili ci si mette la Federazione, con le sue regole assurde e farragginose". Donnini definisce ormai un "Sacro Graal" la possibilità di avere a disposizione esiti certi immediatamente dopo la fine delle sessioni di qualifica o della gara.
"Il risultato complessivo? Un triste senso di smarrimento e sfiducia dell’appassionato medio nei confronti di chi regge il comando di questa F.1. Una domanda semplice: che senso ha andare avanti così? Per esempio, è davvero fondamentale rispettare e far rispettare i track limits? Se questo è il risultato, tanto vale impedire soltanto i tagli palesi e lasciar perdere il resto, perché così non si va proprio avanti. Stessa solfa, in fondo, anche per gli impeding". Il suo commento si chiude quasi con un'invocazione, rivolta ai commissari della FIA: "Per cortesia, limitate costoro".
Una nota di colore, come ogni lunedì post-gara, ci viene regalata da Giorgio Terruzzi e dalle sue pagelle. Il giornalista, ad esempio, decide di non regalare il 10 'politico' a Max Verstappen, ma di 'limitarsi' al 9: "Ohhhh, perché non 10? Perché non siamo obbligati, perché queste pagelline valgono come il 2 di picche, briscola fiori, perché persino Max ci ha chiesto di metterlo nel mucchio almeno qui. Quindi? A postissimo così".
Una delle sue vittimi preferite, Logan Sargeant, viene graziato con la sufficienza: "Tredicesimo. Davanti a Zhou, De Vries, Bottas, Tsunoda e Magnussen. No, dico, un exploit pazzesco. È lui il Verstappen dei poveri e siccome di solito non risulta in nessun atto, è giusto premiarlo qui. Bravo. Non come Albon, intendiamoci, il furetto di questa F1".
Infine, anche lui si schiera contro la FIA, a cui assegna un sonoro 0 in pagella: "A grandissima richiesta. No, bene… le penalità, dico. Un tanto al tocco, come dicono a Stoccolma. Infatti. Lucidi e precisi come Stanlio e Ollio quando consegnano il pianoforte".