Verstappen sulle squalifiche: "Togliamo le sprint, così non ce ne saranno".

In Formula 1 circolano progetti per gare sprint con griglia di partenza invertita, o addirittura per un campionato sprint a sé stante. A Verstappen queste proposte non piacciono e fa un paragone con il calcio: "Nel calcio non si cambiano le regole, è così da 100 anni. Perché all'improvviso dobbiamo inventarci altre cose per cercare di renderlo divertente?". Il pilota olandese non capisce perché il format debba essere cambiato in continuazione.

Le nuove regole sarebbero una "follia"

Secondo il 50 volte vincitore di un Gran Premio, ora tutto funziona bene. Verstappen definisce addirittura una "follia" le proposte di cambiamento, secondo lui fatte solo per inventarsi qualcosa di nuovo.

"Dico sempre: perché dobbiamo cercare di inventare qualcosa? Penso che il nostro prodotto funzioni se ci si assicura che le auto siano competitive e che rimarranno le stesse per molto tempo", ha aggiunto.

Nessuna soddisfazione dalle gare sprint

Verstappen è chiaro: un campionato sprint separato non ha alcun significato per lui, anche se dovesse vincere. Inoltre, Verstappen non è affatto soddisfatto dell'attuale formato delle gare sprint: "Non c'è soddisfazione nel vincere uno sprint per me". Tagli il traguardo e dici: 'Bene, domani c'è la gara principale'. È così che va".

Il pilota della Red Bull è tornato anche sulla squalifica di Hamilton e Leclerc negli Stati Uniti. Secondo l'olandese, ciò è dovuto al formato sprint: "Penso che dovremmo eliminare il weekend sprint e che tutti possano impostare le loro auto in modo normale, perché non sarebbe successo in un normale weekend di gara", ha concluso Verstappen.