Johnny Herbert, che è stato messo da parte come analista dalla FIA, sembra non riuscire a togliersi dalla testa Max Verstappen. Nell'ennesima intervista rilasciata a una società di scommesse britannica, l'ex pilota sostiene che sono proprio il pilota della Red Bull Racing e suo padre, Jos, a istigare il discorso "Britsh Bias".
Nell'intervista Herbert accenna al fatto che ha visto come la pensano i media olandesi di F1 e i tifosi olandesi riguardo al fatto che lui sia prevenuto nei confronti dei piloti britannici e contro i piloti di un'altra nazionalità. Come mai, secondo lui, questo sentimento persiste nei Paesi Bassi? Secondo lui, la colpa è di due persone: Max e Jos Verstappen. "I Verstappen continuano a insinuare che ci sia un pregiudizio", ha detto.
"Continuo a leggere di presunti pregiudizi. Lo leggo e poi mi chiedo: 'Quindi non posso sostenere un pilota britannico perché sono britannico?' Non posso sostenere Lewis o George o Lando. È ridicolo".
Herbert si lamenta poi del fatto che nei Paesi Bassi si parla male di lui. "Ma se si va dall'altra parte va bene, a quanto pare, come è successo a me. Se sei un olandese, puoi prendertela con gli inglesi e dire che questi ultimi non hanno una vera morale nel loro modo di essere tifosi. Dovrebbe andare in entrambi i sensi, no?", si chiede Herbert.
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