Lewis Hamilton ha firmato un accordo biennale con la
Mercedes e quindi guiderà in
F1 almeno fino ai suoi 40 anni. Dopo aver confermato la notizia, al britannico è stato subito chiesto se cerca vendetta o riscatto nella sua prossima collaborazione con la
Mercedes dopo il campionato perso nel 2021.
In vista del Gran Premio d'Italia, Hamilton ha parlato con la stampa a Monza. La notizia del giorno è il prolungamento dei contratti di entrambi i piloti Mercedes. Non solo il contratto di Hamilton è stato prolungato di due anni, ma anche la partnership tra Mercedes e Russell continuerà fino al 2025.
Hamilton non è in cerca di vendetta o di riscatto
Durante il briefing con la stampa, è stato notato che Hamilton ha risentito del titolo perso dopo il 2021, poco prima del suo precedente prolungamento del contratto con Mercedes, dopo essere stato battuto da
Max Verstappen ad Abu Dhabi. Questa osservazione è stata accompagnata dalla domanda se sia in cerca di vendetta.
Hamilton: "Non sono una persona che si vendica. Non si tratta di vendetta. Non si tratta di redenzione. Sappiamo che è una cosa che appartiene al passato. Non si può fare nulla per il passato. Quello che possiamo fare è lavorare di più, essere più precisi e migliorare in futuro. E credo davvero che con questa squadra potremo vincere altri campionati del mondo e altre gare insieme. Per questo motivo, tutte le mie energie sono rivolte a questo obiettivo".